STRASBURGO - "Noi ci siamo prefissati un obiettivo, vogliamo rientrare nella nostra casa comune: l'Unione europea". Lo ha detto Ruslan Stefanchuk, presidente della Verkhovna Rada dell'Ucraina, parlando in aula a Strasburgo in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina.
"Nessuno ha pagato un prezzo così alto per questo ma sono certo che l'Ucraina diventerà membro dell'Ue: la Russia cerca di rovinarci come una ruggine inesorabile che cerca di impossessarsi delle nostre terre ed arrivare a Kiev, ma questo significa che avanza verso Varsavia, verso Strasburgo e Bruxelles", ha affermato l'ucraino. "Se non sarà fermata è solo questione di tempo prima che arrivi a Praga e a Budapest come ha già fatto in passato", ha spiegato parlando agli eurodeputati.
"Vorrei confermare che ieri come oggi l'Ucraina è stanca ma non intende arrendersi e vi è grata, siamo grati per ogni vostro voto, azione e risoluzione e permettetemi di esprimere la più sincera gratitudine: la missione di assistenza militare dell'Ue in Ucraina ha già formato più di 70mila soldati e di questo vi siamo grati", ha aggiunto il presidente della Verkhovna Rada.
"La pace potrà essere ottenuta solo con la forza dell'unità e della determinazione: l'unico modo per fermare la Russia è raggiungere una pace giusta e duratura, e per far questo serve sostenere l'Ucraina con una tale potenza che l'aggressore sia costretto a fermarsi davanti alle conseguenze", ha insistito. "Servono quindi più sanzioni efficaci, più determinazione nel sequestrare patrimoni congelati, più conseguenza ai crimini di guerra", ha aggiunto. "La prossima fase sarà essenziale per quel che riguarda lo svolgimento della guerra, proprio come tre anni fa non aspettiamo altro che ricevere buone notizie da Bruxelles, Londra Washington o Berlino, notizie che ci confermino che non siamo soli", ha concluso l'ucraino.
La presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola ha detto di essere "orgogliosa che questo Parlamento sia stato al fianco dell'Ucraina fin dal primo momento: in modo unito, incrollabile e risoluto".
Questo mese, ha detto prima che l'omologo ucraino prendesse la parola in aula, "segna tre anni da quando la Russia ha lanciato la sua brutale, illegale e immotivata invasione su vasta scala dell'Ucraina". "La pace deve essere giusta, deve essere dignitosa e deve basarsi sul principio "niente sull'Ucraina senza l'Ucraina" e per questo, l'Ucraina deve essere in una posizione di forza", ha aggiunto. "Ciò significa che l'Europa deve fare di più: più sostegno finanziario, più aiuti militari, più pressione diplomatica, più assistenza umanitaria: perché sappiamo che la difesa dell'Ucraina è anche la difesa dell'Europa", ha concluso Metsola.
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