ROMA - Il voto contrario del governo italiano sulle case green "è la scelta giusta. Pur attenuato, si tratta di un provvedimento ideologico, sbagliato e pericoloso". Lo afferma in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ricordando che l'associazione ha fin dall'inizio portato avanti "una battaglia quasi solitaria per contrastare l'impostazione dirigista e coercitiva della direttiva".
"Grazie al lavoro svolto dalla Confederazione a Roma e a Bruxelles, e all'impegno del Governo Meloni, - spiega - si è passati dal divieto di vendere e locare gli immobili privi di determinate caratteristiche energetiche (prima bozza), all'obbligo di raggiungere specifiche classi energetiche entro ravvicinate date prestabilite (testo in discussione fino a pochi mesi fa), per arrivare alla stesura oggi definitiva, che impone agli Stati di raggiungere determinate riduzioni percentuali del consumo medio di energia degli immobili. Nonostante i miglioramenti raggiunti, si tratta ancora di un testo non accettabile".
In ogni caso, "visto che è iniziato il festival delle categorie interessate a ottenere lavoro facile a spese altrui, è importante chiarire agli italiani che nessun obbligo di intervento sugli immobili è ad oggi previsto. Solo il governo potrebbe imporlo, recependo la direttiva" nei prossimi due anni, puntualizza ancora Spaziani Testa, confidando nell'impegno di esecutivo e maggioranza per far sì che il provvedimento venga "radicalmente modificato nella prossima legislatura europea".
"Bisogna incentivare, come si è fatto negli ultimi anni in Italia, attività importanti come l'efficientamento energetico degli immobili e - ancora più prioritariamente - il loro miglioramento sismico. Ciò che non va fatto è adeguarsi all'ideologia green e alle lobby che la sostengono", conclude.