(ANSA) - UDINE, 26 FEB - Due giornate di riflessione sulle emergenze mondiali in materia di geopolitica e geoeconomia, a partire dal conflitto in Ucraina con i suoi rischi di escalation, analizzandone le ripercussioni a livello nazionale, regionale e locale, con l'aiuto di 25 relatori esperti provenienti da tutto il mondo. A proporle a Udine il 2 e 3 marzo sarà il Forum Open Dialogues Future, organizzato dalla Camera di commercio di Pordenone e Udine, in collaborazione con The European House Ambrosetti, con la direzione scientifica del giornalista e scrittore Federico Rampini.
"Questi ultimi anni ci hanno messo di fronte non solo a crisi, ma anche a sfide senza precedenti, dalla pandemia alla guerra in Ucraina - spiega il presidente dell'ente camerale Giovanni Da Pozzo - dai nuovi assetti tra potenze mondiali all'energia, dall'ambiente alle nuove tecnologie che ci cambiano la vita ogni minuto. Abbiamo ritenuto importante raccogliere una riflessione, assieme ad alcuni dei massimi esperti internazionali, che permetta alla comunità nazionale e regionale di analizzare e capire meglio la situazione e prepararsi al futuro con più consapevolezza".
Il futuro, prosegue Da Pozzo, "è un tema che sta particolarmente caro alla nostra Camera di Commercio ed è dal 2010 che proponiamo progettualità e confronti, con l'obiettivo di stimolare e aiutare il nostro sistema regionale a crescere, guardando alle sfide che ci aspettano".
Tra i protagonisti delle sette sessioni di analisi in cui il Forum è articolato, ci sono Carl Frey, Arduino Paniccia, Paola Pisano, Gilles Gressani, Carlo Altomonte, Carmine Porello, Stefano Pontecorvo, Silvia Merler. “Il Fvg ha dimostrato una grande resistenza e capacità di adattarsi ai rapidi cambiamenti richiesti dal mercato, specie in questi ultimi anni”, prosegue Da Pozzo. Che parla della sua regione come di una di quelle "a più elevato tasso di innovazione".
Dunque, "è sicuramente in questa direzione che dobbiamo spingere". "Nel periodo gennaio-settembre 2022 il valore dell’export del Fvg è stato pari a 16,2 mld di euro - ricorda il presidente della Cciaa - con una variazione nel terzo trimestre 2022 del +22,4 per cento rispetto al 2021. Oggi i competitor delle nostre imprese non sono locali né europei, ma sono mondiali, dunque la sfida a colossi ad altissima potenza in termini di tecnologia e innovazione economica come Usa e Cina ci deve indirizzare a fare quel salto di qualità che ci consentirà di progredire, considerando l’ambiente economico e quello naturale come parti integrate”.
Soffermandosi, poi sulla “bella collaborazione, fra istituzioni, privati e categorie economiche per questo forum”, Da Pozzo segnala la partecipazione ai panel di “autorevoli rappresentanti della comunità regionale”, tra cui Paolo Petiziol, Riccardo Illy, Zeno D'Agostino, Gianpietro Benedetti, Paolo Fantoni, Francesca Bardelli Nonino. “Ci auguriamo - conclude – che questo Forum possa diventare un appuntamento annuale di sempre maggior rilevanza, che riempia sempre più di significato, dia valore e riconoscimento anche alla posizione strategica che hanno Udine e il Friuli, baricentrici in Europa”.