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Trump esclude Zelensky, 'non serve ai colloqui di pace'

Trump esclude Zelensky, 'non serve ai colloqui di pace'

'Ipotesi esilio in Francia'. Leader ucraino: 'L'Ue faccia di più'

MOSCA, 22 febbraio 2025, 07:42

Redazione ANSA

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Trump e Zelensky, archivio © ANSA/EPA

Trump e Zelensky, archivio © ANSA/EPA

Se fosse il suo reality show e non il tragico epilogo di un conflitto devastante che dura da tre anni, Donald Trump avrebbe potuto usare la nota frase di The Apprentice "you're fired", "sei fuori", per dire a Volodymyr Zelensky che la sua presenza ai negoziati per la pace non è necessaria.

 

Dopo giorni di attacchi violenti e polemiche, anche da parte del fido consigliere Elon Musk, il presidente americano ha lasciato pochi dubbi sul percorso che intende seguire per porre fine al conflitto in Ucraina, mentre il leader di Kiev continua a cercare una sponda europea se non altro per tentare di avere voce in capitolo. "Se devo essere onesto, non penso sia importante la sua presenza agli incontri", è stato l'ennesimo affondo di Trump che ha accusato Zelensky di "aver fatto un cattivo lavoro nelle trattative finora". Per questo farlo sedere al tavolo dei colloqui "non è una priorità" di questa amministrazione. Il capo della Casa Bianca ha poi rincarato la dose quando ha detto di aver avuto "ottimi colloqui con Vladimir Putin ma non altrettanti" con il presidente ucraino.

"Non hanno carte in mano, ma vogliono giocare duro. Non permetteremo che ciò continui", ha avvertito il commander-in-chief. Il leader del Cremlino, ha proseguito, "vuole un accordo. Non deve farlo per forza perché, se volesse, potrebbe avere tutta l'Ucraina". The Donald ha poi ammesso, dopo aver dichiarato che era stata l'Ucraina ad iniziare la guerra, che effettivamente è stata la Russia ad attaccare. "Ma non lo avrebbe fatto se ci fossero state al comando persone che sapevano cosa stavano facendo", intendendo Joe Biden e Zelensky. "Putin poteva essere dissuaso facilmente", ha sostenuto Trump, ribadendo un concetto ripetuto più volte in campagna elettorale. In serata l'inquilino della Casa Bianca ha anche ammorbidito i toni, spiegando di vedere "la possibilità di un accordo di pace tra Ucraina e Russia" e sottolineando che Putin e Zelensky "devono parlarsi". Ed ha poi stimato che "siamo abbastanza vicini a concludere un accordo sui minerali con l'Ucraina". Infine, ha smentito che andrà a Mosca il 9 maggio, quando la Russia celebrerà l'80mo Giorno della Vittoria, anniversario russo della sconfitta del nazismo. L'ipotesi era circolata sui alcuni media. In questo contesto, l'inviato Usa in Ucraina Keith Kellogg ha dichiarato di aver avuto un colloquio "positivo" con il "coraggioso e combattivo" Zelensky.

 

"Una discussione approfondita", ha assicurato il funzionario dell'amministrazione. Mentre il leader ucraino ha auspicato un'intesa "equa" sulle terre rare e poi ha lanciato un appello agli alleati europei, invitandoli a "fare di più per garantire la pace". Intanto, mentre Musk al solito getta benzina sul fuoco accusando Zelensky di "nutrirsi del cadavere dei suoi soldati" e di aver perso centinaia di milioni di dollari d'aiuti per via della corruzione, sul tabloid New York Post è spuntata l'ipotesi di un esilio del presidente ucraino in Francia. Secondo fonti della Casa Bianca, infatti, vista l'ostilità nei suoi confronti da parte di Washington "la scelta migliore per lui e forse anche l'unica possibile a questo punto sarebbe partire immediatamente per Parigi". "E' tempo di elezioni e di una nuova leadership", hanno riferito le fonti esprimendo un'opinione condivisa dall'amministrazione Trump. In attesa della visita del presidente francese Emmanuel Macron alla Casa Bianca lunedì e quella del premier britannico Keir Starmer tre giorni dopo per perorare la causa di una presenza dell'Ucraina nelle trattative, Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Hanno discusso di una pace giusta - ha fatto sapere il governo di Berlino - e concordato che l'Ucraina deve essere al tavolo nei futuri negoziati sulla pace in Ucraina e che le questioni sulla sicurezza europea devono essere discusse insieme agli europei". Waltz ha assicurato che Trump si sta consultando con tutti gli alleati del Vecchio Continente anche se Scholz, in attesa delle elezioni di domenica, non è in una posizione di grande forza. "Non saremmo mai riusciti ad arrivare a questo punto dei negoziati senza Trump ma sta coinvolgendo tutti i nostri alleati europei", ha spiegato il funzionario della Casa Bianca. L'unico che resta escluso, però, è Zelensky.

Trump, nulla da Starmer e Macron per far finire la guerra

Il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron "non hanno fatto niente" per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump a Fox. "Macron è un mio amico, Starmer è una persona carina ma non hanno fatto niente. Io invece sta agendo per un motivo: odio vedere tutti questi morti", mette in evidenza Trump.

Wsj, l'accordo Usa-Ucraina sui minerali forse già sabato

 L'accordo fra gli Stati Uniti e l'Ucraina sui minerali potrebbe essere firmato già sabato. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali l'intesa non è stata comunque ancora completata.

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