Da oggi la Germania si sposta "un po' più a destra" e si potranno registrare, d'ora in poi, nuove "affinità".
Se Giorgia Meloni potrebbe aspettare ancora qualche ora per commentare l'esito del voto tedesco, come è solita fare, tra i suoi l'analisi dell'esito delle urne è unanime: ora Berlino sarà senz'altro più "vicina" - i contatti già sarebbero iniziati prima dell'appuntamento elettorale - e con il nuovo cancelliere la premier sarà pronta ad aprire un dialogo a partire da alcune questioni che sono per lei cavalli di battaglia, come l'immigrazione o l'automotive.
Certo ora bisognerà attendere di capire quanto velocemente si riuscirà a formare il nuovo governo ma in ogni caso "con Merz forte", ragionano ai piani alti dell'esecutivo, ci sarà una "buona sintonia con l'Italia". Certo, nella maggioranza non tutte le letture sono convergenti, anzi.
Mentre Antonio Tajani festeggia la vittoria dei popolari della Cdu "vero argine alla deriva populista" e chiave per avere un'Europa "sempre più forte", Matteo Salvini punta tutto sul "raddoppio dei voti dell'Afd in chiave esattamente contraria. Il vicepremier leghista si complimenta quindi con la leader dell'estrema destra tedesca Alice Weidel perché "il cambiamento vince anche in Germania". E ora c'è da "cambiare radicalmente l'Europa". "Stop a immigrazione clandestina e fanatismo islamico, basta con le eco-follie, priorità a pace e lavoro", insiste il leader leghista, cavalcando con più enfasi alcuni dei temi che la stessa premier ha elencato nel suo intervento al Cpac dei conservatori di Donald Trump.
Una scelta "coraggiosa", quella di parlare alla convention di Washington, nonostante le polemiche su Steve Bannon, dice Carlo Fidanza che l'ha aiutata a comporre il suo discorso, sottolineando che Meloni ha dimostrato "che amicizia non è sudditanza" su questioni spinose come i dazi o l'Ucraina, altro capitolo su cui tra gli alleati le sensibilità sono diverse. L'Europa "deve affrontare le sfide più cruciali a 70 anni dall'inizio del processo di unificazione. Dobbiamo diventare soggetto politico, economico e militare unico: possiamo farlo insieme alla Germania guidata da Friedrich Merz", osserva Tajani che domani con la premier sarà alla firma di accordi per investimenti miliardari degli Emirati Arabi in Italia.
E che la vittoria di Cdu/Csu sia una "buona notizia per l'Europa" è convinto anche Maurizio Lupi, che osserva come l'Afd rappresenti una "estrema destra lontana dai conservatori europei" (cioè l'Ecr di cui fa parte anche Fdi), e resti una "minoranza" che "potrà essere contenuta" da un governo a guida cristiano-democratica. Un pensiero, quello dei centristi di governo, non lontano da quello del centro collocato a sinistra: "Da questa sera sappiamo che sovranismi e populismi possono essere sconfitti" dice per Azione Daniela Ruffino, che ne approfitta per mandare un messaggio alla segretaria del Pd Elly Schlein, visto che i risultati tedeschi mostrano anche che "affondano i populisti di Bsw, corrispettivo tedesco dei Cinquestelle".
Dal partito di Giuseppe Conte a caldo si osserva, come fa la deputata Vittoria Baldino, che "il mondo sta scegliendo i conservatori perché sono più bravi a fare leva sulle paure". Mentre per i dem, non si può dire "scampato pericolo", ha spiegato il deputato Pd Arturo Scotto, visto che "un tedesco su cinque vota i neonazisti" anche se, osserva il vicecapogruppo alla Camera e segretario di Demos Paolo Ciani Afd si è fermata "a una soglia che permette di poterli tenere fuori dal governo". Per Avs, che festeggia il risultato "straordinariamente positivo" della Linke, "l'avanzata dell'estrema destra xenofoba e neofascista" è "una pessima notizia per l'Europa", ha detto il segretario di Si Nicola Fratoianni, mentre i socialisti hanno pagato "le scelte sulla guerra e sulla crisi sociale". E c'è anche un altro aspetto che consola: "Nonostante la campagna di fake, i Verdi tengono - ha detto il coportavoce dei Verdi e deputato di Avs Angelo Bonelli - Musk esce sconfitto, perché non ci sarà un governo con l'Afd".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA