Il vicepresidente americano JD Vance, i reali di Spagna, i vertici dell'Ue, il leader ucraino Volodymyr Zelensky e tanti altri capi di Stato e di governo, a partire dai leader dei Paesi latinoamericani, confluiranno domenica a San Pietro per assistere alla cerimonia di insediamento di papa Leone XIV: sono duecento le delegazioni attese nella Capitale per l'evento di inizio pontificato, una giornata in cui, probabilmente, il Pontefice saluterà anche le migliaia di fedeli con un primo giro in Papamobile nella piazza e lungo via della Conciliazione.
L'ennesimo test sulla sicurezza nella Capitale si avvicina e la macchina della sicurezza è già in moto per perfezionare gli ultimi dettagli e garantire che tutto si svolga senza criticità.
Il capo della protezione civile Fabio Ciciliano ha riunito il Comitato operativo e il prefetto Lamberto Giannini ha presieduto una nuova riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Le misure per il 18 maggio saranno imponenti: in campo ci saranno oltre seimila uomini e donne delle forze dell'ordine, personale specializzato per le scorte delle delegazioni straniere, dispositivi anti-drone, tiratori scelti, cinofili, artificieri, migliaia tra volontari e steward sulla scia di quanto già avvenuto per i funerali di Francesco.
Si prevedono "cifre in linea" con i 250mila fedeli che riempirono piazza San Pietro in occasione dell'ultimo saluto a Papa Bergoglio. "Ogni evento ha sue particolarità - ha precisato il prefetto - Quello di domenica inizierà all'interno della basilica con le autorità che sfileranno e saluteranno il Santo Padre. Poi avremo probabilmente un saluto del Papa alle persone in piazza". Uno dei momenti più delicati sarà proprio quello dell'arrivo delle delegazioni. "E' una fase internazionale complicata - ha sottolineato Giannini - Ci sarà l'occasione perchè tantissimi capi di Stato in questo momento in posizione di contrasto possano incontrarsi e stare vicini in piazza".
Ma sotto la lente di chi deve occuparsi di sicurezza domenica non ci sarà soltanto l'area del Vaticano. Sorvegliate anche le altre basiliche giubilari, soprattutto Santa Maria Maggiore dove è sepolto Francesco, gli scali aeroportuali, ferroviari, le principali stazioni metro della città e le direttrici d'afflusso dei fedeli per i quali - ha detto il capo della protezione civile Ciciliano - "è necessario assicurare l'accoglienza e la loro assistenza". Si sta lavorando "in maniera sinergica" con un "sistema modulare", ha ribadito Ciciliano, che prevede "l'incremento o la riduzione degli operatori sulla base dei numeri attesi", anche alla luce della concomitanza con il Giubileo delle Confraternite. E proprio in vista dell'arrivo di migliaia di persone nella Capitale è stato revocato lo sciopero dei treni in programma sabato. La Commissione di garanzia sugli sciopero nelle scorse ore aveva rivolto un appello al "senso di responsabilità" affinché venisse differito.
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