Il Napoli non riapre la partita scudetto, il Bologna non agguanta il terzo posto. In un posticipo dai grandi traguardi, la seconda e la quarta in classifica si annullano con l'1-1 finale, dominando un tempo per parte. Il primo è degli ospiti, il secondo della squadra di Italiano, specializzata in rimonte. Passa la squadra di Conte con uno straripante Anguissa, risponde il Bologna nella ripresa con Ndoye e sfiora la vittoria all'ultimo minuto, quando Scuffet toglie il colpo di testa di Holm dallo specchio della porta e Castro non riesce nel tap in. Spettacolo ed emozioni, al Dall'Ara non mancano, finisce con un punto per parte.
Il Napoli non sfrutta il mezzo passo falso dell'Inter e per riaprire la corsa scudetto, restando a tre lunghezze dalla capolista, ma può comunque contare su un calendario sulla carta in discesa (Empoli, Monza, Torino, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari), per sperare nella rimonta. Il Bologna, squadra più in forma del momento, reduce da 6 vittorie tra campionato e Coppa Italia e da 6 successi casalinghi consecutivi, non prosegue la scalata con il sorpasso al terzo posto dell'Atalanta, ma difende la quarta piazza in solitaria. Conte, in tribuna per squalifica, deve rinunciare a Buongiorno per un affaticamento muscolare e a Meret per influenza, ma pure Italiano ha il suo problema dell'ultimo minuto, con Aebischer chiamato a sostituire Ferguson per un problema accusato nel riscaldamento, mentre Dallinga vince il ballottaggio con Castro in attacco.
Parte forte il Napoli, sull'asse McTominay-Politano: il primo brivido arriva dopo 2 minuti, con Skorupski che sventa il tiro cross. Gli ospiti tolgono respiro e spazi agli esterni offensivi rossoblù, Lobotka e Anguissà fanno girare a vuoto il pressing della squadra di Italiano, che si vede all'undicesimo, con Odgaard che liscia il tentativo di rovesciata sul cross di Aebischer, ma è un episodio. Al 18' passa il Napoli: lancio di Rrhamani, Lukaku prende posizione e sul tentativo di forzare l'anticipo Lucumi sbaglia: si inserisce Anguissa, che brucia il colombiano, Holm e Miranda e vola verso Skoruspki, che si infortuna nel tentativo di uscita, con Anguissa che non può sbagliare. Ti aspetti la reazione rossoblù, ma è ancora il Napoli a sfiorare il raddoppio, con il lancio di Rrhamani per Di Lorenzo, che dalla destra trova McTominay: Ravaglia salva in angolo. Anche Neres ha due occasioni, ma spara a salve. Del Bologna, invece, dalle parti di Scuffet non c'è traccia fino al 47, quando Aebischer tira dal limite dopo il velo di Miranda sul cross di Holm, ma la conclusione termina alta di poco sopra la traversa: la squadra di Italiano, reduce da 12 gol segnati nelle ultime 5 gare, non tira mai in porta.
Prova a scuotersi nella ripresa, il Bologna, che sale di colpi: sfiorano il gol Dallinga prima e Lucumi e Orsolini poi da azione di corner. Il Napoli si rintana, l'onda rossoblù cresce e non si ferma. Italiano cambia qualcosa: a sinistra si sovrappone Odgaard liberando Ndoye per i tagli centrali e il Napoli perde riferimenti. E' su questo schema che nasce l'1-1, con il cross basso di Odgaard per Ndoye che di tacco segna una rete belllissima bruciando Jesus, proprio lui (ottavo gol stagionale) che a gennaio fu nei pensieri partenopei dopo l'addio di Kvaratshelia. La ripresa è la fotocopia del primo a parti invertite. C'è solo il Bologna, che spinge e ci prova con Odgaard, Orsolini, Dallinga. L'occasionissima arriva proprio al 90, con il colpo di testa di Holm, ma Scuffet c'è e Castro non trova il tap in. Stellini ferma il suo percorso immacolato in panchina (fin qui sette vittorie in altrettante partite di campionato tra Italia e Inghilterra da vice di Conte). Le sorti di rossoblù e Napoli passeranno dalle ultime sette giornate, al Dall'Ara le squadre si spartiscono la posta in palio
La cronaca della partita
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