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Europa League, Lazio eliminata ai rigori dal Bodo/Glimt

Europa League, Lazio eliminata ai rigori dal Bodo/Glimt

I supplementari erano finiti 3-1 per i biancocelesti, battuti 2-0 all'andata dei quarti

ROMA, 18 aprile 2025, 16:11

Redazione ANSA

ANSACheck
UEFA Europa League quarter final - Lazio vs Bodo Glimt - RIPRODUZIONE RISERVATA

UEFA Europa League quarter final - Lazio vs Bodo Glimt - RIPRODUZIONE RISERVATA

Niente impresa, la Lazio saluta l'Europa League tra i rimpianti. Eppure la squadra di Baroni era riuscita a segnare tre reti ai norvegesi del Bodo, subendone una, e portando la sfida fino ai calci di rigore.

Dal dischetto, poi, a condannare i biancocelesti, gli errori di Tchaouna, Noslin e Castellanos. Lo spettacolo inizia ancora prima del fischio d'inizio con la curva Maestrelli ad esaltare la lazialità omaggiando lo storico allenatore e la Nord con la scritta "you're my wonderwall" e la canzone degli Oasis in sottofondo ad accompagnare le squadre subito prima di schierarsi sul terreno di gioco. Una carica che arriva fino in campo.

Si capisce subito, infatti, che come aveva detto Baroni alla vigilia questa è un'altra Lazio rispetto all'andata. Alla quale bastano 20 minuti per accorciare il passivo accusato in Norvegia. Isaksen e Lazzari lavorano in coppia per recuperare il pallone con il danese che serve in mezzo Castellanos, bravissimo a girare di tacco in rete per l'1-0. La Lazio, galvanizzata dal risultato e spinta dagli oltre 55.000 tifosi dell'Olimpico, pressa alto, Lazzari ruba ancora il pallone ma calcia invece di servire Zaccagni tutto solo, vedendo il pallone finire sopra la traversa. Ma la migliore occasione è quella che capita a Zaccagni che, in tuffo di testa, scheggia la traversa strozzando in gola l'urlo del pari. In chiusura di primo tempo, poi, si fa vedere anche il Bodo/Glimt con la punizione di Berg che chiama all'intervento Mandas prima del duplice fischio che manda le squadre negli spogliatoi. La ripresa segue lo stesso copione del primo tempo, Lazio tutta in avanti e Bodo/Glimt a cercare il contropiede. Che per poco non premia i norvegesi con Hogh ai presentarsi solo davanti a Mandas e il portiere greco a superarsi tenendo in partita i suoi. Ma è solo un episodio perché è la Lazio a fare il match sfiorando il raddoppio prima con Pedro al volo e poi con Castellanos che però scivola al momento del tiro facilitando il compito di Haikin. La Lazio fatica a trovare il gol, rischia di capitolare in un paio di occasioni in cui Mandas deve indossare i panni del supereroe. Ma quando sembra tutto perso ecco Noslin, subentrato al posto di Zaccagni, sfruttare la torre di Romagnoli e, da due passi, fa esplodere l'Olimpico siglando la rete del 2-0 che porta tutto ai supplementari azzerando lo svantaggio e dando inizio a una nuova partita. L'atmosfera è elettrica, la Lazio ci crede e cala anche il tris con Guendouzi che trova Dia, libero di colpire di testa per il gol che sembra lanciare i biancocelesti verso la semifinale. Quando sembra tutto fatto, però, ecco il gol di Helmersen, di testa - prima del rosso che lo manda in anticipo sotto la doccia - a ristabilire la parità nel punteggio e portare il match ai rigori. Dal dischetto, poi, gli errori di Tchaouna, Noslin e Castellanos condannano la squadra di Baroni che deve abbandonare l'Europa. 

   

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