Dicono che sia una predestinata Sara Curtis. Almeno secondo i nonni che ne avevano prevista la partecipazione alle Olimpiadi.
Il suo obiettivo è Los Angeles 2028 e nel frattempo la 18enne piemontese dopo aver fatto incetta di medaglie a livello juniores nel giro di meno di 24 ore si è presa il record italiano dei 100 stile che fu di Federica Pellegrini e poi, prima stamattina (in batteria), e poi nel pomeriggio ha migliorato due volte il primato italiano dei 50 stile che già le apparteneva nuotando la finale in 24"43 che le è valso anche il pass per i mondiali di Singapore della prossima estate.
"Battere il record di Federica Pellegrini dei 100 ieri è stato bellissimo - le sue parole a Rai Sport - ancora devo realizzarlo. E' stato faticoso fare i 50 stile, avevo ancora tanta adrenalina per ieri ma ci sono riuscita e questo è veramente importante. Sono giovane, sono una ragazza semplice, mi piace tanto nuotare, l'acqua è il mio elemento - aggiunge Sara Curtis -. I record? Sono frutto di lavoro e sacrifici".
Da Riccione arrivano bei segnali per il movimento natatorio. Le nuove leve del nuoto azzurro lasciano ben sperare per il futuro: due giorni fa a balzare agli onori delle cronache è stata la 14enne veneziana Alessandra Mao, capace di fare il record nei 200sl (la gara che fu regno della Divina) a 14 anni e un mese. "Congratulazioni!!! Vedere il nuoto femminile dello stile libero veloce viaggiare così alto è veramente bellissimo!!! Brave ragazze!!!", ha commentato su Instagram Pellegrini complimentandosi con le due giovani nuotatrici che stanno dominando gli Assoluti di Riccione.
E se Mao dice di 'ispirarsi' alla fuoriclasse svedese Sarah Sjostrom, Curtis ieri subito dopo aver stracciato il record della Pellegrini, si è detta "senza parole" aver battuto" un mito come Federica, che per noi rappresenta una leggenda".
La 18enne di Savigliano - tesserata per Esercito e CS Roero, allenata da Thomas Maggiora - si candida a raccogliere la pesante eredità della 'Divina', e che i numeri siano dalla sua parte, qualche mese fa lo ha sottolineato anche Matteo Giunta, ex allenatore (e ora marito) della Pellegrini che parlando della piemontese ha ammesso che "finora una velocista come lei non si era mai vista". Nata nell'agosto del 2006 in provincia di Cuneo, papà ex ciclista e mamma nigeriana, Sara Curtis si è fatta notare sin dalle categorie giovanili e lo testimoniano le numerose medaglie conquistate tra europei e mondiali di categoria. Le distanze brevi sono il suo marchio di fabbrica, stile e dorso, vasca corta o vasca lunga, non fa differenza è in quelle manciate di secondi che lei dà il meglio di sé. A livello senior ha esordito due anni fa e ha già vinto alcune medaglie con le staffette: un oro ai Mondiali in vasca corta di Budapest del 2024 nella 4ž50 metri stile libero mista e due argenti sempre in staffette 4ž50 agli Europei in vasca corta di Otopeni del 2023. Parigi 2024 è stata la sua prima olimpiade (14/a nei 50 stile e ottava nella 4ž100 stile). A luglio sarà ai Mondiali di Singapore (dopo aver preso la maturità, frequenta l'ultimo anno di un Istituto Tecnico Economico e Turistico) con un obiettivo ben preciso, Los Angeles 2028.
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