Raggiunto il picco massimo di crisi
Evoluzione meno recessiva ma tutti indicatori in campo negativo

Si tratta di un dato in linea con altre analisi realizzate ed illustrate in questo scorcio di fine 2013, ma che sottolinea - pur affermando un'evoluzione in senso meno recessivo - la presenza di tutti gli indicatori in campo negativo.
Dal confronto degli indici previsionali elaborati rispettivamente nel primo semestre 2013 e nel secondo semestre dell'anno in corso si evince con chiarezza il trend sopra delineato.
Per quanto concerne la produzione si passa dal valore di -37,1 a quello di -25; per il fatturato da -38,6 a -21; per gli ordini ed i contratti da -45,7 a -14; per l'occupazione da -37,1 a -16; per il costo del lavoro da +4,2 a +15; per il costo delle materie prime da +32,9 a +30; per le spese dirette di cantiere da +21,4 a +25; per le spese generali da +38,6 a +28. Le variazioni più consistenti e significative in senso positivo si verificano nelle fasce delle aziende piccole e medie (quindi, per le imprese con fatturato inferiore a 20 milioni).