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Di Pangrazio al Premio Pasquale Pacilio

Consiglio regionale

Di Pangrazio al Premio Pasquale Pacilio

'Memorabili sue maratone tv'. Tavola rotonda con Co.Re.Com

PESCARA, 27 settembre 2018, 19:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio ha partecipato alla prima edizione del 'Premio Pasquale Pacilio', svoltasi oggi pomeriggio nell'Auditorium Petruzzi a Pescara. Il Premio, istituito dal Co.Re.Com Abruzzo, intende celebrare la memoria di Pasquale Pacilio, storico giornalista abruzzese che ha contribuito alla nascita e alla diffusione delle prime Tv private in Abruzzo e, con l'occasione, valorizzare le professionalità e le nuove leve dell'informazione. Per ricordare la figura e la carriera del giornalista, interrogandosi sul valore strategico dell'informazione del territorio, è stata organizzata una tavola rotonda con il presidente del Co.Re.Com Abruzzo Filippo Lucci, conclusa con la premiazione della studentessa Chiara Bonatti, per la migliore tesi di Laurea, vincitrice di uno stage retribuito in una Tv locale, la consegna di una targa di riconoscimento a Sergio Rizzo, vice direttore de La Repubblica, come giornalista e saggista di rilievo nazionale, e ad Antimo Amore della Rai Abruzzo. "Un gigante del pluralismo" così Di Pangrazio ha definito Pasquale Pacilio la cui scomparsa "ha rappresentato una perdita, difficilmente colmabile, per l'intero giornalismo abruzzese.
    Sempre capace di interpretare le reali esigenze della comunicazione e sempre primo nell'intuire e intercettare la notizia". "Nelle sue trasmissioni - ha sottolineato Di Pangrazio - si rintracciava sempre l'intento di dare risposte alle reali esigenze della gente. Era anche uno straordinario anchorman, conducendo con sapienza e un pizzico d'ironia le sue trasmissioni di politica e costume. Ha sempre offerto un contributo fondamentale alla crescita costante della sua emittente fino a raggiungere la leadership incontrastata nel panorama dell'informazione televisiva locale". "Memorabili le sue maratone televisive in occasione delle elezioni amministrative e politiche - ha ricordato ancora Di Pangrazio - Nei suoi studi ci siamo alternati un po' tutti e lo spazio era garantito a ognuno, con il massimo rispetto delle idee e posizioni. Anche i temi trattati da Pasquale Pacilio furono sempre improntati all'attualità e alla ricerca costante delle verità nascoste. Molti hanno appreso da lui la professione di giornalista e con lui hanno vissuto anni difficili e per taluni versi irripetibili, come irripetibile è la cara figura di Pasquale. Con il suo stile chiaro, schietto, condito da una fine ironia, è riuscito a portare le questioni politiche nelle case degli abruzzesi rendendole alla portata di tutti. I suoi insegnamenti, il suo modo di fare, il suo stile inconfondibile, sono negli occhi di tutti noi. Il direttore Pacilio ha lasciato un ricordo indelebile non solo ai colleghi, ma a tutti i telespettatori che hanno imparato a conoscerlo e apprezzarlo".
   

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