Il presidente del Consiglio
regionale d'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio ha partecipato alla
prima edizione del 'Premio Pasquale Pacilio', svoltasi oggi
pomeriggio nell'Auditorium Petruzzi a Pescara. Il Premio,
istituito dal Co.Re.Com Abruzzo, intende celebrare la memoria di
Pasquale Pacilio, storico giornalista abruzzese che ha
contribuito alla nascita e alla diffusione delle prime Tv
private in Abruzzo e, con l'occasione, valorizzare le
professionalità e le nuove leve dell'informazione.
Per ricordare la figura e la carriera del giornalista,
interrogandosi sul valore strategico dell'informazione del
territorio, è stata organizzata una tavola rotonda con il
presidente del Co.Re.Com Abruzzo Filippo Lucci, conclusa con la
premiazione della studentessa Chiara Bonatti, per la migliore
tesi di Laurea, vincitrice di uno stage retribuito in una Tv
locale, la consegna di una targa di riconoscimento a Sergio
Rizzo, vice direttore de La Repubblica, come giornalista e
saggista di rilievo nazionale, e ad Antimo Amore della Rai
Abruzzo.
"Un gigante del pluralismo" così Di Pangrazio ha definito
Pasquale Pacilio la cui scomparsa "ha rappresentato una perdita,
difficilmente colmabile, per l'intero giornalismo abruzzese.
Sempre capace di interpretare le reali esigenze della
comunicazione e sempre primo nell'intuire e intercettare la
notizia". "Nelle sue trasmissioni - ha sottolineato Di Pangrazio
- si rintracciava sempre l'intento di dare risposte alle reali
esigenze della gente. Era anche uno straordinario anchorman,
conducendo con sapienza e un pizzico d'ironia le sue
trasmissioni di politica e costume. Ha sempre offerto un
contributo fondamentale alla crescita costante della sua
emittente fino a raggiungere la leadership incontrastata nel
panorama dell'informazione televisiva locale".
"Memorabili le sue maratone televisive in occasione delle
elezioni amministrative e politiche - ha ricordato ancora Di
Pangrazio - Nei suoi studi ci siamo alternati un po' tutti e lo
spazio era garantito a ognuno, con il massimo rispetto delle
idee e posizioni. Anche i temi trattati da Pasquale Pacilio
furono sempre improntati all'attualità e alla ricerca costante
delle verità nascoste. Molti hanno appreso da lui la professione
di giornalista e con lui hanno vissuto anni difficili e per
taluni versi irripetibili, come irripetibile è la cara figura di
Pasquale. Con il suo stile chiaro, schietto, condito da una fine
ironia, è riuscito a portare le questioni politiche nelle case
degli abruzzesi rendendole alla portata di tutti. I suoi
insegnamenti, il suo modo di fare, il suo stile inconfondibile,
sono negli occhi di tutti noi. Il direttore Pacilio ha lasciato
un ricordo indelebile non solo ai colleghi, ma a tutti i
telespettatori che hanno imparato a conoscerlo e apprezzarlo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA