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ANSAcom - In collaborazione con ASSOGESTIONI / SALONE del RISPARMIO 2025
L’Italia poggia su un tesoretto da oltre 1.500 miliardi di risparmi fermi sui conti correnti. Un capitale dormiente che, se sbloccato e veicolato all’interno di strumenti finanziari, può dare un forte slancio all’economia nazionale. È la visione condivisa dei partecipanti alla quindicesima edizione del Salone del Risparmio. “Abbiamo un bel lavoro da fare: da un lato dobbiamo riorientare le masse già gestite e dall'altro portare in gestione le masse ferme, soggette all'inflazione", spiega Maria Luisa Gota, presidente di Assogestioni. Un invito colto anche dai rappresentanti delle istituzioni presenti al Salone, come il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che in video collegamento ricorda come lo scenario attuale "deve suscitare determinazione a trovare risposte adeguate a invertire molti trend del sistema finanziario europeo". Tra questi, "il continuo delisting, il deflusso di capitali verso altre giurisdizioni, il sottodimensionamento mercati azionari e anche ritardo nel venture capital", aggiunge il ministro. Per il settore il 2024 si è chiuso con la raccolta netta a quota 33 miliardi e il patrimonio a 2.500 miliardi. “Numeri positivi, certo, ma che devono essere interpretati", ha sottolineato Gota secondo cui si conferma “l'eccesso di prudenza dell'investitore tipo italiano", che investe soprattutto in obbligazioni e meno in capitale di rischio. Non solo risparmiatori-investitori italiani comunque: per dare ulteriore spinta al sistema finanziario ben vengano dei campioni europei del risparmio gestito, in grado di competere con la forte concorrenza dei fondi internazionali, in particolare statunitensi. "Stiamo assistendo a un fenomeno di consolidamento, di aggregazioni, all'interno dell'industria, del risparmio gestito" e "se guardiamo ai primi 20 asset manager a livello globale, 14 sono statunitensi e gestiscono il 80% delle masse. Creare campioni europei potrebbe essere una buona idea", rimarca Gota. I fenomeni di aggregazione, in una situazione in cui i costi rimangono alti e i ricavi dell’industria continuano a scendere, “sono quasi una medicina che la nostra industria prima o poi deve prendere”. Per questo “serve meno frammentarietà in Europa a livello di normativa, di vigilanza e forse anche a livello di mentalità", conclude la presidente di Assogestioni. I numeri della prima giornata del Salone, che si tiene all’Allianz MiCo dal 15 al 17 aprile, sono già da record con oltre 8.800 partecipanti, di cui oltre 6.650 in presenza e 2.150 in streaming sulla piattaforma FR | Vision.
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