Emergenza abitativa e diritto alla
casa hanno portato un gruppo di cittadini a bloccare una delle
strade centrali di Cosenza mentre in Prefettura si è tenuto un
tavolo per discutere del tema.
"Noi dovremmo far parte di quel tavolo perché abbiamo
individuato delle soluzioni, delle linee di finanziamento per
risolvere il problema. Un lavoro che facciamo da decenni al
posto delle istituzioni" ha spiegato un'attivista del gruppo
Prendocasa, che da anni si batte per il diritto alla casa. In
città ci sono tre stabili occupati, le Canossiane, una ex scuola
a Porta piana e un palazzo di proprietà dell'Aterp in via
Savoia. Nelle graduatorie di casa popolare del Comune ci sono
centinaia di persone.
"In più - ha aggiunto l'attivista- riteniamo che questo
tavolo prettamente concentrato sullo sgombero di via Savoia sia
uno specchietto per le allodole, per non affrontare il problema
in maniera complessiva. Sono tre gli stabili occupati a Cosenza
che riguardano circa 200 persone e riteniamo che a un certo
punto, dopo tanti anni di attività del Comitato, sia il caso di
prendere delle soluzioni definitive. E in una città così
piccola, non stiamo parlando di grandi metropoli, per attivare
delle misure strutturali non ci vuole molto, ci vuole solo
l'impegno politico e una minima linea di finanziamento. Se
dovessero decidere di sgomberare, sicuramente resisteremo fino
all'ultimo secondo, ma non per difendere il palazzo in sé quanto
simbolo, ma per difendere la dignità delle persone che vi
abitano".
Al momento la strada è chiusa al traffico e la manifestazione
proseguirà, hanno detto i manifestanti, fintanto che in
Prefettura non sarà ricevuta una delegazione di attivisti.
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