Un presidio dei sindacati è stato
realizzato nell'area del comune di Maddaloni (Caserta) dove è
prevista la realizzazione del casello autostradale dell'A30
Caserta-Salerno; un'opera strategica per la viabilità dell'area
e soprattutto per la funzionalità dell'Interporto Sud Europa di
Maddaloni-Marcianise e del vicino scalo merci ferroviario, ma
che è ferma da qualche anno dopo che è stata rinvenuta, durante
gli scavi, una tomba antica; la Soprintendenza non si è ancora
pronunciata e così i lavori, avviati nel 2014 dopo un iter
progettuale iniziato nel 2005, sono sempre al palo. Da tempo i
sindacati sollecitano una pronuncia da parte dell'ufficio
distaccato del Ministero dei Beni Culturali. L'opera è stata
finanziata per 18 milioni di euro da Società Autostrade, Regione
Campania e Interporto Sud-Europa, ma in pratica non è mai
veramente partita. Al presidio c'era anche il sindaco di
Maddaloni Andrea De Filippo; prima di lui, già altri due sindaci
di Maddaloni si erano occupati del cantiere, inaugurandolo due
volte, ma poi per il rinvenimento del reperto antico tutto si
era bloccato. "Vogliamo risposte precise circa la ripresa dei
lavori e il completamento di un'opera che sembra non avere mai
fine - dice Angelo Lustro, segretario della Filt Cgil di Caserta
- che è fondamentale per lo sviluppo di tutta l'area
interportuale di Maddaloni e Marcianise e per decongestionare il
traffico veicolare in zona. Ricordo che oltre al casello, c'è
anche una rete viaria in progettazione, in pratica un anello
intorno all'intera area interportuale con uno stanziamento di
oltre 20 milioni di euro da parte della Regione Campania
mediante il PNRR; opere che insieme permetteranno una crescita
per la filiera del trasporto merci, attraverso un sistema di
trasporto Intermodale, combinato e multimodale, in un'area che
si può considerare la Piattaforma logistica del Mediterraneo e
dell'Europa. Per questo chiediamo alle istituzioni di muoversi".
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