"Dopo la paura della scossa nel
pomeriggio eravamo tornati a casa per la sera, ma stanotte
quando è cominciato lo sciame sismico siamo scesi tutti a
dormire in auto che ballavano". Così uno degli abitanti del
lungomare di Pozzuoli descrive in una frase il difficile momento
vissuto nella zona flegrea dopo una domenica da incubo, con due
sciami di sisma, tra cui due scosse forti da 3.9 gradi. Oggi sul
lungomare c'è tanta gente, passeggiano con i bambini come fosse
domenica, ma invece è un lunedì di scuole chiuse a Pozzuoli e di
paura per i terremoti che ormai si fanno sentire in
continuazione. "Stanotte abbiamo dormito in auto - spiega uno
degli abitanti - c'erano centinaia di macchine, non potevamo
restare a casa con la paura. La viviamo noi adulti e dobbiamo
anche stare vicini ai bambini e alle persone anziane che vivono
con paure diverse ma forti di questa situazione". La tensione si
sente sul lungomare che un cittadino definisce "bello e
maledetto", visto che ci sono i vigili del fuoco che controllano
le abitazioni davanti alla spiaggia e una camionetta di forze di
polizia presente per dare serenità ai cittadini.
"I miei figli e i loro compagni di scuola sanno tutto dei
terremoti e di cosa fare nelle scosse, sono ben preparati, ma
ovviamente vivono la situazione con ansia". Così una delle mamme
del lungomare puteolano parla dei figli che ridono sulle giostre
ma hanno una piena consapevolezza della splendida ma difficile
terra che vivono. "Io vivo qui da 15 anni - spiega la signora -
perché sono nata in Puglia ma io e mio marito lavoriamo a
Pozzuoli. Tra i bambini c'è tensione ma anche una importante
consapevolezza. I miei hanno anche svolto temi in classe su
quello che hanno imparato dalla protezione civile che ha fatto
lezione in classe, spiegando il sisma, mostrando i sensori che
usano per vedere se l'edificio viene danneggiato. Sapere è
importante ma non toglie paura in loro come in noi adulti". Le
scuole oggi sono chiuse per controlli, ma la consapevolezza fa
venire i dubbi: "Non possiamo decidere all'improvviso - conclude
la signora - di andare via, ma è un aspetto a cui cominciamo a
pensare per il futuro".
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