E' stato identificato grazie al
dna prelevato da una macchia di sangue il 33enne originario di
Napoli cui i carabinieri hanno notificato la misura cautelare
dell'obbligo di dimora nel comune di residenza emessa dal gip
del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per due furti avvenuti
nelle scuole di Vairano Patenora e Pietravairano, nel Casertano.
I fatti risalgono al 23 e 24 maggio scorsi, quando furono presi
di mira i plessi scolastici di via Roma II traversa a
Pietravairano (dove hanno sede i padiglioni della Scuola
Secondaria di Primo Grado, Scuola Primaria e Scuola
dell'infanzia dell'Istituto Comprensivo "Garibaldi Montalcini")
e l'istituto di via della Rimembranza a Vairano Patenora (sede
della Scuola Secondaria di Primo Grado. "P. Geremia").
I ladri, accertarono i carabinieri della stazione di Vairano
Scalo, forzarono le porte di ingresso, manomisero il sistema
d'allarme rubando poi un hard-disk della videosorveglianza, e
fecero razzia nelle due scuole provocando anche molti danni. Nel
corso dei rilievi i carabinieri repertarono numerose tracce
ematiche presenti sulla porta d'ingresso di uno dei plessi e
sulla parte superiore dell'armadio metallico installato
all'interno della sala multimediale, nei pressi
dell'alloggiamento dell'hard disk poi rubato; i campioni di dna
raccolti sono stati poi inviati ai laboratori del Racis-Ris,
carabinieri di Roma, per l'analisi e il confronto con i profili
genetici conservati nelle banche dati, ed è emerso che il
profilo genotipo maschile singolo ritrovato apparteneva al
33enne già segnalato per reati contro il patrimonio. Le indagini
dei carabinieri proseguono per identificare gli altri complici
del 33enne.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA