"L'andamento dell'attività
giurisdizionale del Tribunale è in linea con le norme in materia
di accelerazione e definizione dei giudizi in tempi certi e con
l'obiettivo raccomandato dal Consiglio di Presidenza della
Giustizia Amministrativa di riduzione delle pendenze. Nel 2024
sono stati depositati 6710 ricorsi, rispetto ai 6.150 dell'anno
2023". È quanto scrive il presidente del Tribunale
amministrativo regionale della Campania, Vincenzo Salamone,
nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'Anno
Giudiziario
"L'incremento di 560 ricorsi, pari a circa il 9,10 per cento,
è stato determinato in larga parte da un aumento del contenzioso
in tema di benefici in materia di ore di sostegno in ambito
scolastico, del contenzioso in tema di silenzio della P.A. e di
esecuzione dei giudicati. Sono stati pubblicati nell'anno 6.141
sentenze, 182 ordinanze presidenziali, 1941 ordinanze cautelari,
256 decreti decisori e 845 decreti cautelari, e definiti
complessivamente 6579 ricorsi, con un sostanziale
equilibrio tra giudizi promossi e definiti. Parte rilevante dei
ricorsi (1085) sono stati trattati nell'ambito delle udienze di
definizione previste dalla normativa in tema di PNRR, a comprova
della utilità ed efficienza dell'Ufficio del processo nella
realizzazione degli obiettivi prefissati dal Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza", aggiunge Salamone.
Il Tribunale è parte del plesso che fa capo al Consiglio di
Stato e costituisce, per dimensioni e contenzioso, il secondo
Tribunale amministrativo d'Italia. "Purtroppo, l'organico dei
magistrati in servizio resta a tutt'oggi inferiore a quello di
diritto. A fronte dei 50 posti previsti in pianta organica, il
numero complessivo dei magistrati assegnati è di 42 unità (di
cui una fuori ruolo), ripartiti tra le nove Sezioni del
Tribunale, con tre Sezioni, V, VI e IX, costrette ad operare ad
organico ridotto di quattro magistrati", osserva Salamone.
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