Toyota ha avviato in Europa l'importante attività di smaltimento e riciclo dei veicoli fuori uso e fine vita (VHU) che prevede la separazione di parti riutilizzabili ma anche il recupero di elementi di base che possono essere rigenerati e di materiali che possono essere riciclati.
"Inizialmente prevediamo di riciclare circa 10mila veicoli all'anno - ha precisato Leon van der Merwe, vicepresidente per l'economia circolare di Toyota Motor Europe - e questo darà una seconda vita a 120mila singole parti e recupererà tra gli altri materiali 300 tonnellate di plastica ad alta purezza e 8.200 tonnellate di acciaio".
Dopo i controlli e la validazione - spiega Toyota - le parti riutilizzabili verranno reintrodotte sul mercato tramite rivenditori di parti di ricambio. Le batterie e le gomme saranno analizzate per determinare il loro potenziale di rigenerazione, riutilizzo o riciclaggio.
Grazie a queste procedute Toyota prevede di recuperare materie prime come rame, alluminio, acciaio e plastica. Questi materiali riciclati verranno poi utilizzati il più possibile nella produzione di componenti per nuovi veicoli.
Il centro VHU si trova nel cuore dello stabilimento Toyota Motor Manufacturing UK di Burnaston nel Derbyshire, dove viene prodotta la Corolla, e inizierà le operazioni il prossimo settembre. Questo impianto è nato nel 1989 pochi mesi dopo la decisione di Toyota di avviare un'attività di produzione nel Regno Unito. La prima auto ad uscire dalla linea di produzione di Burnaston (era il 16 dicembre 1992) fu una Carina E.
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