Donne che che hanno dovuto abbandonare i propri Paesi e che parlano lingue diverse, si incontrano e fanno rete, apprendendo, tra l'altro, i mestieri del teatro. Accade a Palermo, nell'ambito del progetto "Teatro altrove - Officina dei mestieri" che si svolge al Centro Penc Woman and Girls Safe Space, in via Pietro Randazzo, a due passi dalla stazione centrale. Organizzato dall'associazione di promozione sociale Baccanica insieme con il Centro Penc, Antropologia e Psicologia geoclinica, il progetto è finanziato dall'assessorato regionale delle Politiche sociali e dalla presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche giovanili.
Nato nel 2020, in piena pandemia, col supporto dell'Unicef, dice la fondatrice e presidente del Centro Penc, Maria Chiara Monti, psicoterapeuta gruppoanalista, esperta in Etnopsicologia, "il Woman and girls safe space è uno spazio sicuro per donne, ragazze, bambine e bambini che arrivano dall'Africa, dal Medioriente, dall'Afganistan, dal Pakistan, dall'India, ma anche dal Sudamerica, dall'Ucraina e dalla Russia".
Non solo percorsi di psicoterapia e supporto psicologico, individuale e di gruppo. Al Centro Penc si svolgono anche attività di formazione, come, appunto, quella condotta dall'associazione di promozione sociale Baccanica che ha curato anche la realizzazione di uno spazio-giochi per i figli delle partecipanti ai corsi di formazione, dove i bambini sono coinvolti in laboratori didattici e artistici.
"Con il progetto "Teatro altrove - Officina dei mestieri" - dice Daniela Mangiacavallo, regista e presidente di Baccanica - nei nostri corsi di truccatrice teatrale, sartoria e recitazione, abbiamo coinvolto trenta donne straniere in condizioni di vulnerabilità. Lo scopo è quello di avvicinarle a nuovi linguaggi, come il teatro, l'arte del costume e del trucco teatrale".
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