Da Emma Bonino ad Anna Fendi, Annalisa Minetti, Linda Laura Sabbadini, Antonella Sberna: quando e come le donne possono fare la differenza. Per 2 giorni, il 7 e l'8 maggio l'Università della Tuscia diventa una palcoscenico internazionale dedicato alla parità di genere e all'inclusione sociale e professionale con "Women Minding Their Own Business".
La conferenza rappresenta il momento conclusivo del Gender Equality Plan 2022-2024, il piano triennale con cui, si spiega, "l'Ateneo ha promosso, un cambiamento profondo e misurabile nella direzione dell'equità, con azioni concrete a sostegno di carriera, famiglia, sicurezza e valorizzazione delle diversità".
Sotto l'alto patrocinio del Parlamento Europeo e con la media partnership della Rai, il programma si articola in numerosi incontri, tavole rotonde e performance che vedranno la partecipazione di oltre 70 ospiti italiani ed europei, attivi nei campi accademico, politico, imprenditoriale, sportivo, dell'attivismo e professionale. Tra i temi affrontati l'accesso equo alla carriera accademica e professionale, bilanciamento tra vita privata e lavoro, prevenzione della violenza di genere, leadership e rappresentanza femminile, inclusione delle soggettività LGBT+.
"Con Women Minding Their Own Business vogliamo parlare non solo di donne, ma con le donne, e soprattutto delle donne che fanno la differenza, ogni giorno, in ogni settore della società", spiega Sonia Maria Melchiorre, presidente del Comitato unico di garanzia dell'Università.
"L'Università della Tuscia vuole continuare a essere uno spazio pubblico di riflessione e azione, che supera i confini accademici e ispira la comunità intera". In apertura dell'evento, tutto aperto al pubblico, il Rettore Stefano Ubertini consegnerà il Sigillo di ateneo ad Anna Fendi per il contributo alla cultura e all'imprenditoria.
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