BOLOGNA, 18 FEB - A Reggio Emilia, nell'area intorno al sito in cui una settimana fa è scoppiato il maxi incendio allo stabilimento Inalca, tutti i valori dei microinquinanti rilevati sono al di sotto dei limiti di legge e in linea con le concentrazioni tipiche del periodo. In base a questi primi dati rilevati Arpae e Ausl affermano che "è improbabile che si verifichino effetti cronici nocivi sulla salute delle persone" in seguito all'evento.
"Da una prima valutazione dei dati a disposizione - spiegano in una nota congiunta - non risultano richieste di assistenza sanitaria per sintomatologia irritativa o infiammatoria, presumibilmente in ragione della durata relativamente breve della fase emergenziale e delle indicazioni fornite (mantenere le finestre chiuse, non svolgere attività all'aperto in prossimità della zona interessata)". L'Agenzia regionale per l'ambiente e l'Azienda Usl-Irccs di Reggio Emilia continuano il monitoraggio nell'area e al momento, sottolineano, "le uniche misure precauzionali che si ritiene opportuno attivare consistono nel lavaggio accurato di frutta e verdura eventualmente coltivata in area prossima all'incendio, e l'areazione degli ambienti".
Nei giorni scorsi Comune, Ausl e Arpae avevano riferito del ritrovamento di frammenti solidi di cemento-amianto, non sbriciolati e senza filamenti, in prossimità dell'area dell'incendio, per cui a titolo precauzionale è stato deciso di chiudere un parco e un tratto di ciclabile predisponendo la bonifica e rimozione dei frammenti con ditte specializzate. I monitoraggi fatti da Arpae hanno escluso la presenza di amianto nell'aria, era stato sottolineato.
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