A distanza di un anno
dall'incarico della Procura ai periti per nuovi accertamenti
medico- legali sul corpo, riesumato, di Liliana Resinovich,
"siamo ancora senza risposte: speravo finalmente si potesse fare
un po' di chiarezza, invece continuiamo a stare in questa sorta
di 'interregno', con proroghe su proroghe". "Le spoglie di mia
moglie tornino quanto prima a Trieste, per esaudire le volontà
di Liliana, per darle finalmente pace". E' l'appello lanciato da
Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich e raccolto dal
quotidiano Il Piccolo.
Dopo vari rinvii, ieri è scaduto l'ultimo termine per il
deposito della perizia stessa. Non è chiaro se si tratta
dell'ennesimo rinvio oppure di un semplice ritardo, dovuto anche
alle giornate festive.
Perizia che, tra l'altro, dovrebbe stabilire quando è morta
Liliana e di che natura sono segni e lesioni riscontrate sul suo
corpo.
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