(di Laura Valentini)
'Colors for peace' compie dieci anni
e li celebra con una mostra dei suoi disegni di bambini con tema
la pace che ha luogo al Palazzo delle Esposizioni di Roma a
partire dal 10 aprile. Sempre fedele alla missione di celebrare
l'arte come veicolo di speranza e di un mondo senza guerre,
'Colori per la pace. L'universo dei bambini per un mondo
migliore' propone una selezione degli oltre duecentomila disegni
che sono giunti all'associazione in questi anni da bambini di
oltre 150 diversi paesi e il cui numero, come spiega il curatore
Mario Gallo all'ANSA, "è sempre in aumento perché riceviamo ogni
giorno disegni da tutto il mondo". E se 'Colors for peace' ha
firmato da poco con il Comune di Roma un memorandum che prevede
l'invito a tutte le bambine e i bambini delle scuole elementari
di Roma a disegnare la pace, i modi con cui l'associazione non
profit ha formato la più grande collezione di arte infantile del
mondo sono molteplici: "abbiamo 21 uffici nel mondo e 42
ambasciatori di pace, persone famose e non che hanno deciso di
dedicare un po' del loro tempo a questa causa che prevede di
portare in giro per il mondo la voce dei bambini tra i 3 e i 12
anni, una fascia d'età in cui disegnano quello che pensano senza
condizionamenti".
Dal cuore dell'Italia al mondo intero ("il 4 aprile abbiamo
in programma una mostra in Angola dove quel giorno si celebra la
giornata della pace") Colors for Peace, in mostra sino all'11
maggio a ingresso libero, si configura come un'esperienza
immersiva che celebra l'universalità del linguaggio visivo
infantile. Le opere esposte si presentano come un mosaico di
sogni, aspirazioni e messaggi di pace, in una fusione di
spontaneità e riflessione. Ogni disegno, ogni colore è il
tassello di una narrazione corale, un invito alla contemplazione
e alla responsabilità condivisa. "Per il nostro decennale -
racconta Gallo - volevamo portare la mostra, già ospitata in
scenari prestigiosi come Pantheon e Colosseo nonché alle
Olimpiadi e a due Expo, in un posto iconico dove dare maggiore
visibilità ai disegni: abbiamo pensato al Palazzo delle
Esposizioni, che evoca il concetto di mostra già dal nome. La
novità infatti è che mentre nelle altre mostre i disegni
venivano assemblati senza un ordine specifico sul cosiddetto
muro della pace , questa volta c'è un disegno centrale per
ciascun paese in ordine alfabetico e sopra e sotto di esso sono
in mostra tutti gli altri della stessa provenienza".
Ci sono disegni dei bambini anche dalle aree di guerra, dai
conflitti sotto i riflettori a quelli 'dimenticati': "per noi i
bambini sono tutti uguali, abbiamo ricevuto disegni da Palestina
e da Israele , dai bambini ucraini e anche dai bambini russi,
ma ci sono disegni realizzati in altri paese dove ci sono
conflitti come lo Yemen, il Ruanda e tanti altri di cui si parla
poco. Noi diamo un sorriso, perché quando disegnano i bambini
sono veramente felici in tutte le latitudini, e diamo anche voce
a chi non ce l'ha".
L'esperienza della mostra, al cui centro figura l'opera Il
Mappamondo realizzata con carta riciclata raccolta dai più
piccoli, è immersiva: accanto alle immagini, l'inno 'Peace,
Peace, Colors for Peace' accompagna il visitatore mentre il
percorso si completa con un archivio multimediale, che permette
di esplorare le mostre passate che hanno testimoniato la
capacità dei bambini di disegnare e immaginare un mondo
migliore. La mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura di
Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, è realizzata da
Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con l'Associazione
Colors for Peace.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA