Non una semplice biografia, ma un
viaggio immersivo nelle tematiche etiche, sociali e religiose
che Alessandro Manzoni sentiva di dover affrontare attraverso i
suoi lavori. Così il docufilm Rai 'Rapsodia Manzoniana',
presentato oggi all'auditorium Testori di Palazzo Lombardia,
esplora l'eredità culturale di Manzoni, che i milanesi
chiamavano affettuosamente 'don Lisander'.
All'evento hanno partecipato l'assessore regionale Simona
Tironi (Istruzione, Formazione, Lavoro), il sottosegretario
lombarda con delega all'Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio
regionale, Mauro Piazza, e l'assessore regionale alla Cultura
Francesca Caruso, intervenuta con un videomessaggio di saluto.
Al Testori è stato proiettato il trailer del docufilm
prodotto da Rampello & partners e realizzato in collaborazione
con Nubifilm Studio con la regia di Andrea Longhin. La pellicola
mostra il percorso di preparazione di un gruppo teatrale al loro
spettacolo 'manzoniano', con interventi di esperti come Beppe
Vessicchio, Gianni Canova, Eleonora Mazzoni e Stefano Motta.
"Sono contenta che oggi siano presenti tantissimi ragazzi -
ha dichiarato Tironi - perché questa è la sfida che stiamo
raccogliendo oggi in mezzo ai giovani e per i giovani: ricucire
quelli che sono i valori etici e sociali come ha fatto Manzoni
attraverso il suo impegno letterario".
"Oggi celebriamo non solo un grande scrittore, ma una figura
identitaria della nostra Regione", ha sottolineato Caruso.
"Siamo orgogliosi di ospitare oggi, a Palazzo Lombardia, questo
importante evento culturale che - ha concluso Piazza -
attraverso il docufilm, non solo ci permette di celebrare
l'indiscusso valore culturale e letterario del 'grande lombardo'
Alessandro Manzoni, ma rafforza anche il legame tra il nostro
passato e il futuro delle giovani generazioni".
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