Il Giudice del lavoro di
Campobasso ha riconosciuto il diritto delle indennità di
trasferta previste dal Ccnl Autoferrotranvieri per alcuni
lavoratori del trasporto pubblico molisano e, nel contempo, ha
stabilito che l'Azienda di trasporti molisana (Atm) dovrà
versare al dipendente una somma complessiva di 10 euro, oltre a
interessi e rivalutazione per le indennità maturate nel periodo
2014-2023. Lo rende noto il segretario regionale della
Faisa-Cisal, Emilio Santangelo.
Il Tribunale ha affermato che "l'indennità di trasferta deve
essere calcolata sulla base della reale percorrenza chilometrica
e della durata effettiva dell'assenza dalla residenza". Inoltre,
"il tempo trascorso fuori sede durante le fasce orarie dei pasti
è sempre rilevante ai fini dell'indennità, anche se l'assenza
non copre interamente tali orari".
L'azienda è stata condannata anche al pagamento delle spese
processuali per un importo di 2.540 euro. "Questa sentenza -
afferma Santangelo - rappresenta una vittoria significativa per
i lavoratori del settore, costretti troppo spesso a battaglie
legali per ottenere il riconoscimento di diritti contrattuali
basilari. La totale assenza di controlli da parte degli organi
preposti continua a incentivare le aziende a non rispettare le
normative, rendendo ancora più difficile la tutela dei
lavoratori del trasporto pubblico molisano".
Faisa Cisal Molise auspica che "questa pronuncia possa
segnare un punto di svolta e invita le istituzioni a vigilare
affinché i diritti sanciti dal Ccnl vengano finalmente
rispettati senza la necessità di continui contenziosi legali".
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