Incentivare le Pmi locali
giovanili ad avviare start-up per promuovere la sostenibilità
alimentare e il benessere con l'acquaponica: è uno degli
obiettivi del Progetto europeo "I-AM_Smart Aquaponics",
cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il programmaVI-A -
IPA CBC South Adriatic. L'intento ultimo dell'Interreg, che si è
chiuso con la conferenza finale nell'auditorium dell'Istituto
Alberghiero a Termoli, è supportare iniziative di acquacoltura
in Italia, in Albania e in Montenegro.
"I-AM_Smart Aquaponics" mira a fornire strategie, metodologie
e soluzioni tecnologiche su misura per sfruttare le opportunità
regionali e nazionali così da creare le condizioni affinché la
produzione alimentare sostenibile non sia solo una necessità, ma
una realtà fiorente. Attraverso l'innovazione, la cooperazione e
l'impegno continuo, l'acquaponica può affrontare le sfide della
sicurezza alimentare e dell'ambiente, nutrendo i nostri corpi e
il nostro pianeta e ispirando le generazioni future.
Il progetto si connette al know how di cinque organizzazioni
partner che operano in Puglia, Molise, Albania e Montenegro:
Distretto Tecnologico Dhitech, Università Lum "Giuseppe
Degennaro", Gal Mare Molise Costiero, Centro Albanese per la
Protezione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile e Diocesi di
Budimlje e Nikšić della Chiesa Ortodossa Serba.
"Noi pensiamo di promuovere delle start-up del Basso Molise
per sperimentare questa nuova metodologia che produce cibi
assolutamente sostenibili prodotti dall'acqua e dalle deiezioni
dei pesci che vengono filtrate - dichiara Cloridano Bellocchio
del Gal Mare Molise - Questa scuola ha una serra con un impianto
idroponico per cui faremo proposta alla dirigente di una
start-up da realizzare con i fondi del Feam, già ottenuti. I
ragazzi potrebbero avere concretamente questa possibilità".
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