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Chiesa: in Beato Acutis "molto dei santi sociali piemontesi"

Chiesa: in Beato Acutis "molto dei santi sociali piemontesi"

Saggista torinese, "vicino al modello di San Domenico Savio"

TORINO, 14 ottobre 2020, 15:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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C'è molto del Piemonte dei Santi Sociali nella figura e nell'esempio del neo Beato Carlo Acutis".
    Lo afferma il giornalista cattolico e saggista torinese Maurizio Scandurra.
    "La sua breve ma intensa parabola terrena lo avvicina all'immagine di San Domenico Savio, come lui salito al Cielo in tenerissima età e a cui si personalmente si ispirò per un perfetto modello di vita cristiana basata su preghiera fervente e immenso amore per il prossimo. Come i piemontesi beato Piergiorgio Frassati e San Giuseppe Benedetto Cottolengo - prosegue Scandurra - figlio di esponenti dell'alta borghesia sotto la Mole il primo, e di un intraprendente mercante cuneese di stoffe il secondo, proviene anch'egli da una prestigiosa famiglia torinese di banchieri d'affari e assicuratori che detiene la proprietà della Vittoria Assicurazioni".
    Un tratto, quello del prestigio delle origini, "che accomuna di fatto questo straordinario modello di santità ai tempi di internet anche alla figura di San Francesco d'Assisi, nel quale il giovane Acutis ritrovò in vita ampie affinità elettive: a cominciare dalla rinuncia all'opulenza a favore del richiamo della carità calata fra poveri, malati e indigenti, sulla scia di tutti i grandi santi piemontesi vissuti nella Torino di Don Bosco".
   

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