Il Cottolengo aprirà presto presso
la sua sede di Chieri il Cottolengo Hospice, con 21 posti letto
per pazienti terminali bisognosi di cure palliative e terapia
del dolore. Il progetto, che sarà realizzato nel luogo in cui è
morto San Giuseppe Benedetto Cottolengo, è frutto della
collaborazione tra la Piccola Casa della Divina Provvidenza e
l'Arcidiocesi di Torino.
Nell'Hospice saranno garantite in regime di residenzialità le
prestazioni di cure palliative e vi accederanno persone con
malattia progressiva e in fase avanzata. Spesso, sottolinea il
Cottolengo, "si pensa all'Hospice esclusivamente come il luogo
dove si va a morire: in realtà è un luogo in cui si va a vivere
al meglio una fase naturale dell'esistenza". Nell'Hospice è
prevista la presenza di un parente o una persona di riferimento
che può fermarsi per 24 ore al giorno, vitto incluso.
La struttura si avvarrà del sostegno delle Associazioni di
Volontariato Cottolenghine, ma sta cercando anche infermieri a
tempo pieno, "con esperienza e motivata propensione
all'assistenza ai pazienti fragili e in fine vita". Costituirà
titolo preferenziale il possesso del master in cure palliative e
verrà data precedenza al personale già dipendente dell'Ospedale
Cottolengo.
Il Cottolengo cerca inoltre due profili di amministrativi:
uno per gestire in autonomia tutte le pratiche di segreteria
rapportandosi direttamente con la direzione dell'Ospedale
Cottolengo, e un secondo a supporto del precedente.
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