Nell'ultimo anno, settembre
2021-agosto 2022, il fatturato della cantina Terre del Barolo ha
toccato il record di oltre 22 milioni di euro, in ulteriore
crescita rispetto ai 20 milioni dell'annata precedente. L'utile
del periodo è stato di 2,8 milioni, confermando il trend
positivo. "Un'ottima annata - afferma il direttore, Stefano
Pesci - con l'utile che ha fatto segnare ben un 80% in più
rispetto al 2021" per i 600 ettari coltivati dai soci.
"È fondamentale - prosegue il direttore - continuare a
mantenere i 280 associati e, grazie al trend positivo,
eventualmente aumentare tale compagine con una remuneratività
importante delle uve. Ma non basta, quindi stiamo mettendo in
campo un progetto etico per la conduzione dei vigneti, rivolto
prima ad alcuni appezzamenti di proprietà della cantina e a
seguire ai soci che, per motivi di età, famigliari o personali,
hanno difficoltà a lavorare il loro appezzamento. Metteremo a
disposizione un team formato di agronomi e personale
specializzato dipendente per la gestione pratica delle
lavorazioni manuali in vigneto. Ci sembra una risposta etica
all'eventuale speculazione sui terreni".
"Stiamo progettando la ristrutturazione dei locali della
cantina storica - conclude Stefano Pesci - dove verranno
allestiti i nuovi uffici che saranno alimentati, come altre zone
della cantina storica, da un nuovo Parco Agri-solare di pannelli
fotovoltaici sui tetti del magazzino e dell'area
imbottigliamento. Stiamo inoltre implementando la sostituzione
dei nostri mezzi aziendali con nuovi veicoli completamente
elettrici che saranno alimentati dall'energia solare
autoprodotta. Continuiamo la nostra strada verso l'autonomia
energetica e verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale
delle nostre attività dal vigneto alla tavola dei nostri
consumatori".
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