La musica armonizza il vino mentre 'matura' in cantina. A provarlo è un progetto avviato dal direttore d'orchestra Peppe Vessicchio, per decenni uno dei protagonisti del Festival di Sanremo, che proprio nei giorni della rassegna canora ha presentato nel vicino Piemonte un altro passaggio del progetto avviato nel 2016 con il cuoco Beppe Sardi e Giulio Porzio, presidente della cantina 'Post dal vin': questa volta sulla ribalta c'è 'Rebarba', una Barbera d'Asti superiore vendemmia 2021 affinata con la tecnica dell'armonizzazione musicale, a Rocchetta Tanaro, borgo di poco più di 1500 abitanti del Monferrato astigiano. Un luogo che il cantautore Bruno Lauzi definiva "terra di quieta follia".
"Il maestro Vessicchio - racconta Porzio - ha prima fatto una prova su una nostra bottiglia di Barbera e abbiamo visto che il vino armonizzato con la sua musica era più morbido e piacevole.
Così abbiamo sposato questo stravagante, innovativo e divertente progetto. Da alcuni anni il maestro viene regolarmente in cantina ad armonizzare le botti colme di Barbera".
Nella vendemmia 2021 si aggiunge anche un altro tassello al progetto Rebarba con l'uscita di una Barbera d'Asti vinificata con uve conferite da soci che coltivano in biologico.
In tutto la produzione annuale è attorno alle 10mila bottiglie di cui 8 mila Rebarba Barbera d'Asti, 2mila la versione biologica e altre 2 mila la Superiore.
Il maestro Vessicchio ha messo alla prova la sua teoria dell'armonizzazione musicale su una bottiglia di Barbera e il risultato è stato quello di "un vino più equilibrato e piacevole al palato". Da qui la decisione di sperimentare su scala più ampia. "Dopo tre anni di risultati affermativi forniti da palati eccellenti in seguito a test dimostrativi, la tecnica di 'armonizzazione' del vino promossa e attuata da me in collaborazione con Michele Carone e Andrea Rizzoli arriva nelle terre della Barbera d'Asti. Le nuove aggregazioni supra-molecolari indotte da questo affinamento chiamato Freman, FREquenze e Musica Armonico-Naturale, sono riscontrate come migliorative del prodotto sotto vari aspetti, anche quello della digeribilità. Questa nuova condizione è anche testimoniata da strumentazioni usate in ambito fisico".
In passato Vessicchio aveva già in passato aveva utilizzato Mozart tra i filari per tenere lontani oidio e peronospora dalle viti di nebbiolo nel Roero. Il nome Rebarba è stato scelto da lui stesso: un anagramma di Barbera che richiama anche il celebre aspetto del direttore d'orchestra con barba folta.
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