"Nuovi fondi per la cultura,
distribuzione territoriale più ampia e risoluzione delle
pendenze economiche per gli operatori del settore": questi i
punti chiave annunciati oggi dall'assessora alla Cultura del
Piemonte durante il primo Tavolo della Cultura 2025. L'incontro
ha riunito numerosi operatori del settore ed è stato l'occasione
per illustrare le linee guida del Programma Triennale della
Cultura 2025-2027 e annunciare un accordo con gli istituti
bancari per sbloccare il pagamento degli arretrati destinati
alle realtà culturali della Regione.
"Abbiamo ascoltato le esigenze del comparto - spiega
Chiarelli - e ci siamo mossi per trovare soluzioni concrete. Con
il nuovo Piano triennale puntiamo su crescita, sostenibilità e
accessibilità, mentre con l'accordo bancario garantiamo la
liquidità necessaria a chi ha subito ritardi nei pagamenti".
Uno degli aspetti più rilevanti della nuova programmazione è
"l'attenzione alla distribuzione delle risorse sul territorio,
per garantire che i fondi non siano concentrati esclusivamente a
Torino, ma possano sostenere anche le realtà culturali nelle
altre province". Il piano prevede infatti "una suddivisione
mirata dei finanziamenti, con particolare attenzione ai piccoli
centri e alle realtà culturali locali: pur mantenendo un ruolo
centrale per la cultura - rimarca Chiarelli - Torino non è
l'unica area beneficiaria delle risorse regionali".
Per dare maggiore stabilità agli operatori culturali, la
Regione proseguirà poi con la programmazione triennale dei
bandi, permettendo alle realtà culturali di pianificare a lungo
termine.
E' stato inoltre attivato un sostegno immediato agli
operatori culturali in difficoltà attraverso "un'operazione di
sensibilizzazione con gli istituti bancari per varare un
meccanismo a salvaguardia di centinaia di realtà che rischiavano
di non poter proseguire la propria attività a causa dei ritardi
nei pagamenti".
È stata inoltre potenziata la misura di aiuti alla produzione
cinematografica e televisiva Piemonte Film TV Fund, inizialmente
attivata con una dotazione di 4 milioni all'anno per il triennio
2023/2025, che passa nel 2025 a 7 milioni.
Previsti anche interventi per i musei e il patrimonio
culturale e per la catalogazione di 400 parchi e giardini
storici.
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