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Mafia: 60 condanne a Bari, imponevano pizzo a costruttori

Mafia: 60 condanne a Bari, imponevano pizzo a costruttori

BARI, 04 novembre 2016, 19:13

Redazione ANSA

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Nel processo con rito abbreviato in cui era contestato l'omicidio di Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia, ucciso per errore nel marzo 2011 a Carbonara, il gup del Tribunale di Bari Sergio Di Paola ha inflitto - otre all'ergastolo nei confronti del presunto mandante del delitto, il boss Antonio Battista - altre 58 condanne a pene comprese fra i 20 anni e i 6 mesi di reclusione.
    Si tratta di presunti affiliati al clan Di Cosola, tra cui lo stesso boss Antonio, da alcuni mesi collaboratore di giustizia, e sua moglie Rocca Palladino. I due sono stati condannati rispettivamente a 6 anni e ad un anno e 2 mesi di reclusione. La moglie del boss era accusata insieme con le altre donne di essere la cassiera del clan e di riportare agli affiliati gli ordini impartiti dal marito detenuto in carcere.
    Le condanne più elevate a 20 anni di carcere, sono state inflitte nei confronti di sei pluripregiudicati baresi, accusati di gestire per conto del clan il traffico di droga sul territorio e le estorsioni ai costruttori ai quali, stando alle indagini dei Carabinieri, imponevano l'acquisto di cemento scadente da un'azienda a loro vicina - per questo l'operazione fu chiamata 'Pilastro' -, oltre a pretendere 100 euro per ogni slot machine che obbligavano bar e sale giochi ad installare.
    Condannata a 7 anni di reclusione la moglie di Battista, Lucia Masella, collaboratrice di giustizia che con le sue accuse nei confronti del marito ha contribuito a far riaprire il caso sull'omicidio Mizzi. Tra gli imputati c'era anche il pregiudicato Emanuele Fiorentino, condannato a 20 anni per associazione mafiosa e droga, su cui pende un'altra condanna a 20 anni di carcere per l'omicidio Mizzi, in qualità di esecutore materiale del delitto. Gli imputati rispondevano a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga e armi.
    Riconosciuto anche il risarcimento danni nei confronti delle costituite parti civili, i familiari di Mizzi, due imprese edili e l'Ance Bari e Bat.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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