Le cellule tumorali del mieloma
multiplo, nel loro naturale microambiente povero di ossigeno e
nutrienti, riescono a sopravvivere e proliferare con un
particolare meccanismo. A questa conclusione è giunto uno studio
sperimentale condotto all'università Aldo Moro di Bari e
pubblicato sulla rivista 'Blood cancer journal' del gruppo
'Nature'. La ricerca, spiega UniBa in una nota, è frutto della
collaborazione tra il dipartimento di Bioscienze, biotecnologie
e ambiente e quello di Medicina di precisione e rigenerativa e
Area jonica dell'ateneo barese.
I ricercatori hanno dimostrato che queste cellule tumorali
riescono a proliferare "trasferendo alle cellule stromali del
midollo osseo mitocondri non più funzionali per essere
degradati. Questo processo, noto come transmitofagia, è
supportato da una fitta rete di connessioni intercellulari
chiamate Tunneling nanotubes". La scoperta, prosegue UniBa,
"offre una nuova chiave interpretativa dei meccanismi cellulari
e molecolari che regolano la progressione del mieloma multiplo,
gettando le basi per lo sviluppo di strategie terapeutiche
innovative, mirate a colpire la capacità delle cellule maligne
di sfruttare il microambiente midollare per la propria
sopravvivenza".
La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a
finanziamenti sinergici su progettualità integrative, tra cui il
National center for gene therapy and drugs based on Rna
technology, il fondo per il Programma nazionale di ricerca e
progetti di rilevante interesse nazionale e il grant della
Società italiana di medicina interna.
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