"Lo sciopero di oggi deve, in
qualche modo, far rientrare al centro della discussione il tema
della piattaforma contrattuale presentata da Fim, Fiom e Uilm.
Trattativa che va ripresa subito anche perché lo studio sui
salari evidenzia la forte perdita di potere d'acquisto di quelli
italiani tanto da relegare il nostro Paese all'ultimo posto tra
quelli del G20". Lo ha sottolineato Francesco Brigati,
segretario generale della Fiom Cgil di Taranto, a margine del
sit in sotto la sede locale di Confindustria organizzato dalle
organizzazioni sindacali.
"Quello di oggi - aggiunge - è il terzo sciopero di 8 ore
negli ultimi tre mesi. Nonostante questo c'è l'indisponibilità
di Federmeccanica a discutere sulla base della piattaforma che è
stata presentata da Fim, Fiom e Uilm. Piattaforma che rivendica
aumenti contrattuali per 280 euro rispetto al tema del recupero
dell'inflazione".
Per il sindacalista "il paradosso è che nello stesso arco di
tempo in Francia e in Germania i salari sono aumentati
rispettivamente del 5% e del 15%. Questo è un tema che abbiamo
provato a porre nell'interlocuzione che abbiamo avuto con
Federmeccanica rispetto alla nostra piattaforma ma la risposta è
stata una controproposta che non prevede aumenti salariali certi
ma basati sui valori determinati dagli indici Istat. Questo a
nostro parere non va bene. Il salario lo contrattano le
organizzazioni sindacali, non può essere - conclude - un
elemento statistico a determinare gli aumenti"
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