"Il 20 settembre 2023 abbiamo fatto un grande passo in avanti con la Costituzione ha riconosciuto finalmente il valore educativo sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme. Questo si deve poi manifestare nei programmi e anche nell'accessibilità dei luoghi. Lo sport è un'opportunità straordinaria; troppo spesso è stato solo un'opportunità, ma va promosso affinché sia fattore educativo. Lo sport ha un linguaggio universale, deve essere per tutti ma sappiamo che non è ancora così". Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, durante l'evento "Fragilità e inclusione attiva: giovani e Istituzioni per un futuro senza barriere" che si è svolto presso l'Aula dei Gruppi Parlamentari.
"Il 94,5% degli adolescenti non fa sport come previsto dai parametri europei, ovvero un'ora al giorno", ha spiegato. "Mi auguro che la risposta possa essere nei fatti, nella capacità delle istituzioni a partire da quella del Governo che condivide le responsabilità con Regioni, Comuni e con il sistema sportivo che mi auguro un giorno possa essere unificato, olimpico e paralimpico", ha sottolineato. "La speranza va concretizzata con i fatti: mi prendo l'impegno - insieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci - di affrontare il tema dei Lea e della prescrivibilità che stiamo già trattando col Parlamento, così come l'adeguamento del nomenclatore per le persone con disabilità che hanno bisogno di ausili che mettiamo a disposizione gratuitamente per atleti e atlete, ma che devono essere accessibili anche per le persone che iniziano a fare un percorso e che non hanno la possibilità di investire migliaia di euro per poter entrare in un'altra dimensione della vita, quella dello sport, che restituisce anche serenità e dignità", conclude.
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