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Sanremo, Conti: 'Nel 2026 anche conduttore? Penso di sì'. Olly: 'Podio di outsider, io quello con meno esperienza'

Sanremo, Conti: 'Nel 2026 anche conduttore? Penso di sì'. Olly: 'Podio di outsider, io quello con meno esperienza'

La finale del festival ha ottenuto un ascolto medio, in termini di total audience, di 13 milioni 427mila telespettatori pari al 73,1% di share

16 febbraio 2025, 17:08

Redazione ANSA

ANSACheck
Lucio Corsi e Olly © ANSA/ETTORE FERRARI

Lucio Corsi e Olly © ANSA/ETTORE FERRARI

La finale del festival di Sanremo di Carlo Conti, che ha visto la vittoria di Olly con Balorda nostalgia, ha ottenuto un ascolto medio, in termini di total audience, dalle 21.23 all'1.59, di 13 milioni 427mila telespettatori pari al 73.1% di share.

Conti: 'Non era una sfida, ho cercato di vincere per gli italiani. Nel 2026 anche conduttore? Penso di sì'

"Non l'ho vissuto come una sfida - così Carlo Conti, tracciando il bilancio del festival 2025 -, ho ripreso un lavoro iniziato con l'azienda nel 2015, portato avanti per tre anni, proseguito alla grande da Baglioni e poi nei cinque straordinari festival di Amadeus. Sono tornato a riprendere un lavoro, per questo è stato facile. Nessuno fa il direttore artistico per se stesso, ma per l'azienda, per la Rai e per il pubblico, è come il ct della Nazionale che cerca di vincere i mondiali: lo fa per la nazione, per l'Italia, per la squadra. Ho cercato di lavorare in questo senso come hanno fatto i miei amici prima di me, e i risultati mi pare mi facciano sorridere. Adesso il problema vero è per chi lo dovrà fare il prossimo anno: ah già sono io!".

Video Sanremo, Conti: 'E' stato un Festival baudiano, come lui ci ha insegnato'

 

"Essere definito normalizzatore non mi dà fastidio. Io sono normale e va bene così. Per me vivere la vita è un gioco da ragazzi e anche il festival l'ho sentito nel mio modo, nel mio stile, con il colore della mia pelle. Pensavo che fosse più che mai importante far sentire la musica. Con qualche riflessione: c'è stato il messaggio di Edoardo Bove, del santo Padre, al quale mandiamo un abbraccio forte perché si rimetta presto, il ricordo di Fabrizio Frizzi, il Teatro Patologico... poi ognuno fa le sue riflessioni. Ma se questo è normale ben venga il normale".

"Il mio festival? Lo definirei baudiano", ha detto Carlo Conti nella conferenza stampa finale del festival di Sanremo. "Il festival è il festival: non credo che sia in un modo o in un altro. Il mio è un festival baudiano, nel senso migliore del termine. Pippo ci ha insegnato a fare il festival in questo modo. Gira che ti rigira, è una meravigliosa messa cantata, un meraviglioso rito collettivo e ci ha insegnato Pippo Baudo a farlo", ha spiegato.

"Quest'anno è stato bellissimo, la parola d'ordine è stata insieme: ci siamo divertiti insieme, lo abbiamo fatto insieme. Vediamo l'anno prossimo se mi viene un'idea, ma penso di sì. Adesso torniamo alla normalità", risponde Carlo Conti in sala stampa a una domanda sulla possibilità che l'anno prossimo, dopo i risultati record di quest'anno, torni alla guida del festival non solo come direttore artistico, ma anche come conduttore. "L'azienda mi ha chiesto di divertirmi per due anni sul festival - aggiunge Conti -, io ho accettato, poi deciderò cosa fare strada facendo. Fare il Festival non è solo condurlo, che alla fine è la cosa più facile, ma è anche organizzazione, direzione artistica, scelta della scenografia, delle luci, degli abiti. Se nel futuro il mio lavoro dovesse servire ad aiutare qualche nuova leva, vedremo se potrò aiutare".

"Vi faccio notare che insieme ai fischi ci sono stati anche boati e applausi quando ho lanciato il televoto per la cinquina finale. Tutto questo fa un po' parte del dna del festival di Sanremo", dice Carlo Conti commentando le proteste che hanno accompagnato all'Ariston la presenza di Giorgia e Achille Lauro fuori dalla top five. "Preferisco questo Ariston rispetto a quello di qualche anno fa, dove il pubblico era seduto e non faceva niente. Sono stato sorpreso anch'io come il pubblico dei risultati - sottolinea il direttore artistico - ma credo che la standing ovation per Giorgia valga più di un primo posto. Il tempo è galantuomo".

"Coincidenza assoluta": risponde così Carlo Conti, in sala stampa a Sanremo, rispondendo a una domanda sul fatto che - come ha segnalato Enrico Mentana sui social - gli ultimi tre vincitori del festival hanno avuto lo stesso numero al televoto, il 15. "Ho fatto solo un favore a una cantante che mi ha chiesto di farsi dare un numero specifico, perché rappresenta l'infinito al contrario: me lo ha chiesto con quegli occhioni, non potevo dire di no. Era Clara", spiega Conti.

Olly: 'Podio di outsider, io quello con meno esperienza'

"Con Lucio Corsi e Brunori Sas, abbiamo composto un podio di outsider: io sono quello con meno esperienza di tutti, ma siamo tutti e tre cantautori ed è bello aver celebrato le emozioni che portiamo sul palco". Lo dice Olly, la mattina dopo la vittoria al festival di Sanremo e dopo aver ricevuto anche l'endorsement di Vasco Rossi sui social. "Vedere le storie su di me con i Komplimenti di Vasco mi ha fatto saltare dalla sedia. Wow, è successo! All'annuncio della vittoria ero scioccato. Non sembravo felice, ma quando provo emozioni forti mi viene la faccia della para".

"Tutto ciò che mi è successo è totalmente folle. Quando nelle settimane scorse dicevo di non valutare la vittoria al festival di Sanremo come un'opzione, ero onesto. Dunque non ho pensato all'eventualità di una partecipazione all'Eurovision Song Contest. Ho bisogno di metabolizzare, ho bisogno di tempo per decidere". La Rai dal canto suo, per voce del vicedirettore Intrattenimento Prime Time Claudio Fasulo, ha concesso al cantautore una settimana di tempo. "La meriti, dopo le ultime 12 ore". 

13,4 milioni e il 73,1% per la finale

La finale del festival di Sanremo di Carlo Conti, che ha visto la vittoria di Olly con Balorda nostalgia, ha ottenuto un ascolto medio, in termini di total audience, dalle 21.23 all'1.59, di 13 milioni 427mila telespettatori pari al 73.1% di share.

Nella quarta serata il festival aveva raccolto in media 13 milioni 575mila pari al 70.8% di share; nella terza 10,7 milioni con il 59,8%; nella seconda 11,7 milioni con il 64,5%; nella serata di esordio 12,6 milioni pari al 65.3%. I dati si riferiscono alla total audience, che calcola - oltre alla fruizione televisiva tradizionale - anche la visione in diretta su pc, smartphone e tablet. Nel 2024 la serata finale del festival aveva ottenuto in media - in base ai dati Auditel riferiti però soltanto alla fruizione tv tradizionale - 14 milioni 301mila telespettatori pari al 74.1% di share.

"La media di ascolto di questa edizione del Festival è stata di 12.5 milioni di spettatori con il 67.1% share. È l'edizione più vista dal 2000 ad oggi. In termini di share il risultato più alto di sempre": a segnalarlo su X è Giancarlo Leone, storico dirigente Rai di lungo corso, già responsabile di cinque festival di Sanremo e oggi tra gli autori dell'edizione 2025.

Sanremo fa il record di raccolta di spot, 65,2 milioni

Record di sempre per la raccolta pubblicitaria di Sanremo: l'edizione 2025 ha raggiunto i 65 milioni 258mila euro, con un +8.5% rispetto al precedente record dello scorso anno. Lo annuncia in conferenza stampa l'Ad di Rai Pubblicità, Luca Poggi.

Ad e Dg Rai: 'Edizione entusiasmante, festival davvero di tutti'

"L'edizione del Festival di Sanremo che si è appena conclusa - coronata da un grandissimo successo di ascolti - è stata un evento entusiasmante, capace di coinvolgere il Paese in uno splendido affresco della musica italiana. Un Festival davvero di tutti, un perfetto mix di spettacolo, musica e storie del nostro presente. A Carlo Conti - che di questo Festival è stato la vera anima - e a tutte le donne e gli uomini della Rai, che hanno mostrato il meglio del Servizio Pubblico, va la nostra profonda riconoscenza". È il bilancio dell'edizione 2025 del festival tracciato dall'amministratore delegato Rai Giampaolo Rossi e del direttore generale Roberto Sergio.

Fasulo: 'Fieri del podio di Sanremo, c'è stato grande equilibrio'

"Nella fase a 29 il più televotato è stato Brunori SAS, in quella a 5 Lucio Corsi ha preso il sopravvento, ma Olly ha vinto anche e soprattutto perché aveva i dati miglior rispetto alle serate precedenti": lo spiega Claudio Fasulo, vicedirettore Intrattenimento Prime Time Rai, parlando dei risultati del festival di Sanremo. "Siamo fiero di questo podio, fatto di artisti autentici" e che "magari il pubblico più ampio non conosceva". Il responsabile del festival ritiene riuscita la formula del voto scelta quest'anno, "è davvero la somma di quello che accaduto tutta la settimana, senza buttar via niente. E poi - sottolinea - i dati dei primi 5 sono molto livellati, non c'è stato un leader andato in fuga, se la sono giocata bene, con un livello qualitativo importante: è arte che siamo fieri di aver portato al festival".

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