Un'indagine lucida, approfondita,
che ambisce ad essere slegata dagli stereotipi. Marco Ascione in
"La profezia di CL" accende un faro su Comunione e Liberazione,
il movimento fondato nel 1954 da don Luigi Giussani che a suo
modo rivoluzionò l'associazionismo cattolico.
"Una fraternità di 'educazione alla fede', così come loro si
presentano, che però al pubblico più esterno - spiega l'autore
del saggio - è nota in particolare per i rapporti con la
politica, sebbene si tratti solo di una delle tante facce di un
movimento impegnato su più piani. Ma la politica è uno dei modi,
ad avviso di CL, per stare dentro la realtà. E quindi una delle
domande che si impongono, peraltro quanto mai attuali, è quanto
la fede abbia bisogno del potere per affermarsi".
I valori vanno difesi con l'esempio o con la legge? Nelle sue
208 pagine del volume, il capo della redazione politica del
Corriere della Sera proprio su questo cardine incentra una parte
importante della sua ricerca attraverso la ricostruzione degli
ultimi anni di vita del movimento. Il tutto tramite la voce dei
protagonisti. Di coloro, almeno, che hanno accettato di parlare.
"Comunione e Liberazione tra fede e potere. Da Formigoni alla
rivoluzione Carrón e oltre" è il sottotitolo del libro inchiesta
edito da Solferino in cui l'autore arriva fino ai giorni nostri
e all'attuale guida di CL, Davide Prosperi, che a sua volta ha
preso il testimone da Don Julian Carron, il teologo spagnolo
primo successore di Giussani, che ha rassegnato le dimissioni
nel 2021, non senza clamore.
"Proprio la guida di Carron ha messo al centro del dibattito
del movimento l'idea di un diverso approccio alla politica,
partendo dal fatto che un eccesso di vicinanza ha rischiato di
snaturare fortemente l'immagine e la natura della fraternità -
argomenta Ascione -. Per questo il teologo venuto
dall'Estremadura ha imposto uno smarcamento in parte riuscito,
che ha però creato una ferita, tuttora aperta nel movimento.
Questo rischio, secondo Carron, era stato previsto dallo stesso
Giussani".
Il saggio sarà presentato a Cagliari venerdì 21 febbraio,
alle 18, nella sala conferenza della Fondazione Sardegna alla
presenza dell'autore, dell'arcivescovo di Cagliari Giuseppe
Baturi, e Luca Lecis, professore di Storia contemporanea
all'Università del capoluogo sardo. Ascione si addentra nelle
pieghe anche umane, passando al setaccio le differenze, e
mettendo al centro un dibattito che anche in questi giorni è al
centro delle discussioni della Cei: quale deve essere l'azione
dei cattolici in politica? Seguendo questo filo rosso il libro
amplia inevitabilmente il respiro su due piani: "l'azione della
Chiesa affacciata sul baratro della secolarizzazione e il
difficile rapporto del Vaticano con i movimenti. Ma soprattutto
- precisa il giornalista-scrittore - la questione attualissima
dei diritti: come si pone la Chiesa di fronte al tema
dell'omosessualità, del gender o del fine vita?". Tematiche
affrontate nel libro e che saranno oggetto di dibattito nella
serata cagliaritana.
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