Castello e Marina durante il periodo della rivoluzione francese. Passa anche per Cagliari, ma con tappe a Roma e Parigi, la trama di 'Il mio spicchio di cielo', primo romanzo di Loredana Cefalo. L'esordio letterario della scrittrice, specializzata in comunicazione, (ha lavorato per grandi aziende italiane ed internazionali, radio e tv, anche come redattrice e autrice di programmi), da tempo residente a Cagliari, sarà presentato venerdì, alle 18.30, alla libreria Giunti al Punto di via Garibaldi. Il ricavato dei diritti d'autore sarà devoluto interamente ad Airc, la Fondazione italiana per la ricerca sul cancro.
Il romanzo parla di consapevolezza femminile attraverso le avventure di una giovane nobile intrappolata in un matrimonio pieno di menzogne, ricatti e inganni. L'obiettivo della protagonista è chiaro: essere libera. Justine, giovane contessa francese, ha sposato il duca Antioco sognando amore e stabilità. Ma la realtà è un'altra: segreti, manipolazioni, bugie. Justine sceglie di lottare per se stessa e per suo figlio sfidando una società che sembra volerle negare ogni possibilità di riscatto. Una storia di fine Settecento. Ma facilmente adattabile ai giorni nostri.
"Se la protagonista fosse una donna moderna assomiglierebbe alla donna di un boss. O alla fidanzata di un bullo di quartiere - spiega l'autrice -. Quelle ragazze che vedono solo l'aspetto forte e dominante dell'amore e che non si accorgono di quanto il controllo e la manipolazione dei propri uomini le annientino piano piano".
Sullo sfondo la Cagliari di una volta. "All'epoca abitavamo in cima a Castello - racconta Cefalo -, il quartiere più antico di Cagliari e affacciata alla finestra ho iniziato a volare con la fantasia. Mia figlia Elisabetta studiava la Rivoluzione Francese ed ecco la giusta ambientazione storica per il mio romanzo. Cagliari è la mia città attuale. Devo ammettere che dopo un primo impatto traumatico, durante il quale l'ho vissuta con soffocamento, oggi inizio a considerarla casa".
Ricavi all'Airc: "Quando è partita la campagna di crowdfunding del romanzo ho scoperto di avere il cancro al seno - svela la scrittrice - Con i romanzi non si diventa ricchi, ma attraverso una comunicazione forte si può fare del bene e spingere gli altri a farne altrettanto. Io sono stata fortunata, grazie alla ricerca. Altri lo sono meno".
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