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Uccise i suoceri con l'ascia, ergastolo confermato a Sassari

Uccise i suoceri con l'ascia, ergastolo confermato a Sassari

La Corte d'assise di appello nega le attenuanti all'imputato

SASSARI, 31 marzo 2025, 12:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Corte d'assise di appello di Sassari ha confermato questa mattina la condanna all'ergastolo per Fulvio Baule, il 42enne di Ploaghe accusato di aver ucciso a colpi d'ascia i suoceri, Basilio Saladdino e Liliana Mancusa, il 26 febbraio del 2022 a Porto Torres, riducendo in fin di vita la moglie, Ilaria Saladdino, dalla quale si era appena separato.
    L'avvocato difensore Nicola Lucchi, all'avvio dell'udienza, aveva chiesto la riassunzione della perizia psichiatrica per il suo assistito, al fine di ottenere il riconoscimento delle attenuanti negate a Baule in primo grado, e vedere così mitigata la condanna. Richiesta non accolta dalla Corte, che poi, dopo due ore di camera di consiglio, ha emesso la sentenza confermando il carcere a vita.
    Secondo il legale, all'imputato sarebbe dovuta essere riconosciuta come attenuante la sua fragilità psicologica, acutizzata all'epoca dei fatti dalla separazione dalla moglie, dalla paura di non rivedere i figli e dallo stress accumulato nei mesi precedenti proprio per le incomprensioni con la consorte e le lite tra le famiglie di origine dei due coniugi.
    Nel processo di primo grado l'imputato era stato condannato all'ergastolo con isolamento diurno per un anno, interdizione perpetua dai pubblici uffici, decadenza dalla responsabilità genitoriale, e anche il pagamento delle provvisionali ai familiari delle vittime che si erano costituiti parti civili.
    Il duplice omicidio avvenne il 26 febbraio di tre anni fa: Baule, dopo aver litigato con la moglie Ilaria davanti al palazzo dove lei abitava con i genitori a Porto Torres, prese un'ascia dal portabagagli della sua auto e colpì alla testa prima il suocero Basilio, uccidendolo sul colpo, poi la moglie e infine la suocera, Liliana Mancusa, che morì in ospedale dopo un mese di coma. La moglie restò gravemente ferita.
    L'uomo scappò abbandonando in strada i due figli gemelli di un anno che avevano assistito alla strage, per poi costituirsi poco dopo ai carabinieri di Porto Torres.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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