"La signora ha detto di avere
ucciso la figlia sul luogo del ritrovamento" e l'arma utilizzata
"sembrerebbe sia stata un coltello". Lo ha detto, prima di
entrare al Palazzo di Giustizia, l''avvocato Gabriele Celesti
che assiste la donna accusata di omicidio premeditato
pluriaggravato della figlia di 5 anni e occultamento di
cadavere. Per il resto la donna, nell'interrogatorio ai
carabinieri e alla Procura, ha aggiunto il penalista "non ha
saputo ricostruire" cosa accaduto, perché "era come annebbiata".
"E' chiaro che poi - osserva il legale - si possono innescare
dei meccanismi psichici di rimozione perché ovviamente si tende
ad allontanare da sé il fatto".
"Una perizia psichiatrica? Noi faremo accertamenti del caso con
uno specialista - ha anticipato l'avvocato Celesti - per vedere
se ci sono rilievi di profilo psichiatrico che possono avere
influito sul fatto. Ma una valutazione su questo oggi è
prematura. Poi tecnicamente cercheremo di fare tutto quello che
possiamo fare anche per colmare le lacune che ancora ci sono
nelle indagini".
"Il rapporto con l'ex - ha detto il penalista - si era concluso
da tempo. C'era la figlia che, come può accadere nelle
separazioni, può costituire motivo di ripicca, conflitto o
ricatto, a seconda delle mentalità dei protagonisti. Non so se
il movente della gelosia sia reale o parziale, di questo la
signora non ne ha parlato".
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