Dal mare alle altezze vertiginose
di Pizzo Carbonara, passando per i sentieri, le bellezze uniche
dei borghi, le esperienze da vivere e l'enogastronomia. Le
Madonie "sbarcano" alla Bit di Milano con la Dmo (Destination
Management Organization) Madonie e Targa Florio, guidato del
neodirettore del Consorzio Turistico Cefalù Madonie, Smeralda
Tornese e alcuni componenti del nuovo CdA, tra cui Giovanni
Nicolosi di San Mauro Castelverde e Daniela Di Garbo di
Castelbuono. "La destinazione Madonie diventa sempre più
completa e pronta a offrire ai turisti di tutto il mondo un
viaggio nell'identità siciliana, attraverso le eccellenze di un
territorio votato all'arte e all'enogastronomia - dice il
neodirettore - senza dimenticare la componente storica e
naturalistica. Ricordiamo che il Parco delle Madonie fa parte
della rete Geopark Unesco e che può (e deve) essere
elemento-chiave per il posizionamento turistico della
destinazione, che vede primeggiare anche le passioni, con la
corsa leggendaria della Targa Florio che rappresenta un ponte
tra passato e futuro, verso un turismo che unisce motori,
cultura e paesaggio. Qui a Milano abbiamo proposto un modello di
sviluppo che ha come obiettivo principale la valorizzazione di
un territorio eterogeneo, così diverso metro dopo metro e,
proprio per questo, dal grande appeal per il nuovo viaggiatore
sempre più attento e consapevole. Obiettivo è mettere a sistema
le tante risorse che il territorio offre, trasformandole in
un'offerta turistica forte, coesa e in grado di competere a
livello internazionale".
Occasione per valorizzare il territorio madonita è stato il
panel dal titolo "Madonie: tra percorsi di resilienza,
sostenibilità ed eccellenza", organizzato all'interno dell'area
eventi della Regione siciliana. Uno spazio fondamentale per
promuovere la Dmo attraverso le parole di chi vive, intraprende
e valorizza giorno per giorno le Madonie. Ospite d'eccezione la
famiglia Fiasconaro, rappresentata dal maestro Nicola e suo
fratello Fausto, ambasciatori del gusto madonita nel mondo che
hanno omaggiato i visitatori con un "finale a sorpresa gourmet",
dimostrando il legame indissolubile con il proprio territorio
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