Nella Sala Convegni di Palazzo
Branciforte, a Palermo, l'Associazione culturale pro Muceb Museo
della Ceramica di Burgio, presieduta da Vito Ferrantelli, ha
organizzato un convegno di studi dal titolo 'Antonino Ragona e
la ceramica siciliana' per onorare la memoria dello studioso
caltagironese che può essere considerato il padre degli studi
sulla ceramica siciliana. Il prof. Antonino Ragona è stato
certamente un insigne storico dell'arte, un illustre ceramologo,
Fondatore e Direttore del Museo della Ceramica di Caltagirone,
Preside dell'Istituto d'arte che ha contribuito a fare
istituire. E ancora era noto anche nella qualità di
artista/ceramista; molte delle sue opere, infatti, sono tuttora
presenti nei luoghi più rappresentativi della città di
Caltagirone e fra questi luoghi la famosa scala di Santa Maria
del Monte di cui il professore Ragona ha progettato i decori
ceramici delle alzate dei 142 gradini.
Nella sua vasta produzione scientifica Ragona ha rivolto il suo
interesse anche verso i piccoli centri che hanno espresso
un'antica e rinomata tradizione ceramica, come nel caso del
comune di Burgio: grazie ai suoi studi ed alle sue ricerche, ha
attestato, con il rinvenimento di documenti presso l'Archivio di
Stato di Sciacca, le origini della ceramica artistica del
piccolo centro agrigentino che risalgono alla fine del XVI
secolo, in seguito al trasferimento a Burgio di un gruppo di
ceramisti provenienti da Caltagirone.
Il convegno ha avuto il patrocinio del Comune di Palermo, della
Fondazione Sicilia, dell'Assessorato regionale ai Beni Culturali
e dell'Identità Siciliana, dell'Assessorato delle Attività
Produttive, della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, il
Dipartimento Culture e Società e l'Osservatorio per le Arti
Decorative in Italia "Maria Accascina" dell'Università degli
Studi di Palermo. Sono intervenuti gli studiosi Paolo Dinaro,
Carla Aleo Nero, Giusi Larinà, Maria Reginella, Vito
Ferrantelli, Tommaso Gambaro e Sergio Intorre che, nelle loro
relazioni, hanno illustrato l'articolata ed eclettica
personalità culturale di Ragona.
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