''Quegli orribili gazebo davanti al Palazzo ducale vanno subito rimossi.
Non so chi li abbia autorizzati, non so niente della vicenda, ma il Palazzo è un bene che appartiene al mondo, all'umanità, come le Piramidi e il Louvre: va tutelato ad ogni costo''.
Vittorio Sgarbi, che a
Urbino è assessore alla Rivoluzione, è in viaggio verso Cortina,
ma, parlando con l'ANSA, si chiama fuori dalla festa della
porchetta organizzata nella città feltresca a sua insaputa, e
soprattutto, dall'allestimento degli stand che soffocano il
prospetto e l'entrata del palazzo del Duca Federico.
''Non ho sentito il sindaco Gambini - premette -, ma mi
sembra impossibile che il Comune non abbia chiesto il parere del
soprintendente alle Belle arti Carlo Birrozzi prima di dare il
via all'allestimento degli stand. Il veto naturale che impedisce
di deturpare un edificio 'sacro' come quello è in capo alla
Soprintendenza''. ''Mi chiedo dov'erano, considerato che mesi fa
mi hanno fieramente impedito di affiggere in quella piazza un
manifesto sulla mostra dedicata al 'Barocci ritrovato'. Dov'era
il direttore delle Gallerie delle Marche Peter Aufreiter, il
responsabile di Palazzo ducale?. Quei 'cosi' vanno tolti, sono
d'accordo con l'opposizione''.
Non c'è pace nel Natale di Urbino. Nel 2015 Sgarbi ottenne
dalla Direzione generale Belle Arti del Mibact la rimozione
dalla piazza della Repubblica di un ''orrendo albero finto'',
arrivando a minacciare le dimissioni da assessore. Ora c'è
'Porcobrado' ad animare le polemiche.
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