(di Francesco Gallo)
Ambientato nel caldo torrido di
un'estate spagnola, il film racconta di Rose (Fiona Shaw) e di
sua figlia Sofia (Emma Mackey) mentre si recano nella cittadina
costiera di Almería per consultare Gómez (Vincent Perez), un
misterioso guaritore che potrebbe avere la giusta chiave per
curare la malattia di Rose, che l'ha costretta da un momento
all'altro su una sedia a rotelle.
Questo il semplice plot di 'Hot Milk', debutto alla regia della
sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz (Ida, Anche Io, Disobedience),
in concorso alla 75/ma edizione del Festival di Berlino e
prossimamente in sala con Mubi.
Ma nella cittadina baciata dal sole, Sofia trova lentamente la
forza di liberarsi delle sue inibizioni e dell'influenza della
madre ed è poi attratta dal fascino magnetico di Ingrid (Vicky
Krieps), una viaggiatrice dallo spirito libero.
La crescente e soprattutto inedita libertà di Sofia diventa però
insopportabile per l'invadente madre e mentre il sole rovente
continua a battere, il loro rapporto si infiamma di rancori
repressi e amarezza, minacciando di spezzare i fragili legami
che le tengono unite.
Il film è basato sull'omonimo romanzo di Deborah Levy - in
Italia uscito con il titolo 'Come l'acqua che spezza la polvere'
- finalista al Booker Prize e al Goldsmiths Prize.
Nel 2008 Rebecca Lenkiewicz è diventata la prima drammaturga
donna vivente ad avere il suo lavoro prodotto sul palco Olivier
del Royal National Theatre di Londra.
Il film 'Ida', la cui sceneggiatura è stata scritta insieme a
Pawel Pawlikowski, ha vinto sia l'Oscar che il Bafta nel 2015
come miglior film straniero. Da allora Rebecca ha scritto
diverse sceneggiature, tra cui 'Disobedience', 'Colette',
'Servants' e 'Anche Io', nominato ai Bafta e per il quale ha
vinto il premio Paul Selvin della WGA West.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA