Una storia d'amore passionale e forte impossibile da vivere e dai molti risvolti politici e sociali quella che racconta 'Dreams' di Michael Franco in concorso oggi al Berlin Film Festival. Da una parte c'è Jennifer (Jessica Chastain), una ricca donna della San Francisco bene che, anche grazie al suo potente padre mecenate sostenitore delle arti è a capo di una fondazione di danza a Città del Messico.
Qui inizia per lei un'appassionata storia d'amore con un ballerino messicano molto più giovane, Fernando (Isaac Hernández), che a un certo punto attraversa illegalmente il confine degli Stati Uniti per raggiungerla. Quando la relazione minaccia di danneggiare la reputazione di Jennifer, che potrebbe essere compromessa nell'avere come amante un immigrato messicano, Chastain è costretta a prendere decisioni che cambieranno il futuro di entrambi.
"È innegabilmente un film politico perché approfondisce la relazione tra Stati Uniti e Messico - dice oggi a Berlino la Chastain- . Il lavoro di Michael Franco provoca e approfondisce questioni che molti registi non vorrebbero esplorare. Non dice cosa è giusto e sbagliato, ma quello che fa è provocare pensiero e discussione su questi temi. Penso poi che sia incredibilmente politico oggi, a causa di ciò che sta accadendo in questo momento negli Stati Uniti, ma non solo, in tutto il mondo".
E ancora l'attrice: "È stato poi davvero interessante interpretare un personaggio come quello di Jennifer, che non potevo certo filtrare attraverso la lente delle mie convinzioni morali o politiche, perché così facendo, avrei cambiato completamente il personaggio e l'intera trama della storia.
Quindi per me è stato importante, ma anche molto difficile seguire ciò che Michael voleva dire".
L'America è ancora la terra dei sogni a cui fa riferimento il titolo? "Spero che ovunque tu viva sia la terra dei sogni, nel senso che devi trovare la speranza ovunque - dice ancora la Chastain che, dopo 'Memory', torna a essere diretta da Michel Franco -. Voglio dire, se guardi le donne in Afghanistan o in Iran, capisci come ci siano molti posti che sono incredibilmente difficili da vivere perché pieni di turbolenze. Ma se non sei in grado di trovare qualche frammento di speranza che senso ha andare avanti? Gli Stati Uniti sono ancora la mia casa perché sono una persona piena di speranza e credo che ognuno debba lottare per creare l'ambiente, la cultura e la società che ognuno sogna. Insomma voglio dire ci sono così tanti aspetti nel rapporto tra Stati Uniti e Messico, perché in un certo senso, entrambi hanno bisogno l'uno dell'altro e devono così imparare a giocare in modo corretto".
Comunque da parte dell'attrice, nata a Sacramento nel 1977, e dello stesso regista nessuna accusa diretta al presidente Donald Trump e alle sue recenti politiche aggressive sugli immigrati privi di documenti negli Stati Uniti, ma sottolinea poi la Chastain "se guardi la nostra Statua della Libertà e come si è formato questo paese, capisci che è la nostra una nazione che ha abbracciato l'eccellenza degli immigrati. Insomma ho la mia politica personale, le mie convinzioni che sono sicura non siano certo difficili da decifrare, ma che non ho potuto certo - ribadisce - neppure far trasparire nel mio personaggio di Jennifer".
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