"Quando mettiamo al primo posto il denaro quello che si ottiene è un'arte generica che arriva alla maggior parte delle persone e che viene anche vista come la migliore. Se vuoi un altro tipo di arte bisogna chiederla, ma siccome tutti pensano che con questa non si fanno i soldi non si fa più".
Questo il singolare appello in conferenza stampa di Ethan Hawke protagonista a Berlino del film 'Blue Moon' di Richard Linklater, in concorso e molto applaudito oggi al festival.
Lui interpreta negli anni Trenta l'artista 'puro e duro' Lorenz Milton Hart, detto anche Larry Hart, che dolorosamente non fa più coppia con Richard Rodgers (Andrew Scott, il Tom Ripley della serie tv), autori insieme di musical di successo come 'Pal Joey' e 'The Boys from Syracuse' e di canzoni diventate riferimenti jazz come 'Where or When e Falling in Love with Love' e appunto 'Blue Moon'.
Una biopic che scava all'interno della vita di Hart affrontando la sua lotta contro l'alcolismo e i problemi di salute mentale.
Centrale nel film il Sardi's Restaurant e la serata del 31 marzo 1943, debutto dello spettacolo di Broadway Oklahoma!, la prima collaborazione di Rodgers con Oscar Hammerstein in sostituzione di Hart che arriva alla presentazione pieno di imbarazzo e verve.
"'Blue Moon - continua l'attore - racconta gli ultimi giorni del paroliere Lorenz Hart, l'autore della canzone che dà il titolo al film ed ha la sceneggiatura più bella che io abbia mai letto perché racconta di un uomo complicato che ha vissuto con tormento la sua sessualità nell'America anni '40".
Una curiosità su questo film dove Hawke è totalmente trasformato, riga con riporto e capelli tinti, l'attore ha infatti rivelato che gli è stata inviata per la prima volta la sceneggiatura dodici anni fa, ma Linklater voleva aspettare che diventasse meno attraente.
"Quando ho letto lo script l'ho chiamato e gli ho detto: facciamolo" - ha spiegato Hawke -. E lui ha replicato 'Va bene, facciamolo, ma dobbiamo aspettare un po', sei ancora troppo attraente. Lo mettiamo in un cassetto e ogni due anni lo rileggiamo e vediamo se siamo pronti o no. E ogni due anni davvero lo leggevamo migliorandolo anche un po'. Un anno fa - conclude l'attore nato in Texas nel 1970, mi ha visto in un'intervista televisiva con Jimmy Fallon. Mi ha chiamato e mi ha detto: 'Facciamo Blue Moon, ora siamo pronti.'" Il film, dall'impianto teatrale, ci tiene a dire ancora l'attore è stato complicato "perché tutto avviene in tempo reale, è quasi un'unica scena. Per fortuna Linklater ama provare. Così quando inizia il film diventa tutto facile".
Cosa racconta questo 'Blue Moon'? "Soprattutto è una storia d'amicizia, la cosa più difficile da raccontare. Nell'amore ci sono gli alti e bassi, nell'amicizia è invece tutto più sfumato e difficile da rappresentare".
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