"Nei panni di una donna? Mi darei subito allo shopping!". "Io non ho idea. Sono sposato da anni e, se devo dirlo, mia moglie è ancora un mistero per me". Seduti a un tavolino da pub, nel mezzo della scenografia del palcoscenico del Teatro Sistina, David Yazbek e Robert Horn si guardano intorno mentre si sistemano gli ultimi dettagli per Tootsie, il musical tratto dal celebre film del 1982 di Sydney Pollack, con Dustin Hoffmann e Bill Murray, che loro hanno riscritto per il teatro nel 2018 e che ora, per la prima volta, canta in italiano, nella versione adattata, diretta e prodotta da Massimo Romeo Piparo. Dopo tre mesi in giro per l'Italia, lo spettacolo debutta questa sera al Sistina di Roma, dove rimarrà fino al 9 marzo per poi proseguire la tournée (tappe anche a Reggio Emilia, Firenze, Torino), con Paolo Conticini nei panni di Michael, attore che si finge donna pur di ottenere una parte in uno show, ed Enzo Iacchetti in quelli del suo amico Jeff. Proprio per la prima, David Yazbek (già autore delle musiche di The full monty) e Robert Horn (che proprio con il libretto di Tootsie ha vinto il Tony Award) sono volati a Roma dagli Stati Uniti. "Siamo molto curiosi di vedere la versione in italiano. Una lingua così romantica, ma molto differente dall'inglese", raccontano all'ANSA, nel pieno di una settimana da turisti nella capitale. "E' una città favolosa - dicono - Affollata? Veniamo da New York, figuriamoci. E poi - si guardano - in questi giorni ci è venuta un'idea per un nuovo spettacolo, proprio ispirato a questa città". Il teatro italiano? "Amo molto l'Opera", dice Horn. "Conosco Pirandello. L'ho studiato al college", aggiunge Yazbek. Poi si torna a Tootsie e al segreto di un successo lungo più di quarant'anni. "E' una storia che parla di passioni, obbiettivi da raggiungere. Chiunque può identificarsi. E poi ridi tutto il tempo - dicono - L'abbiamo trasportata dal mondo delle soap opera al musical perché è quello che conosciamo meglio e anche perché le soap opera in fondo non esistono più". Ma Tootsie parla anche dei rapporti tra i sessi e della disparità di trattamento delle donne nel mondo del lavoro. "In America la situazione è un po' migliorata - racconta Yazbek - In questo momento sto lavorando a diversi progetti e tutti, tranne uno, hanno registe donne.". "La disparità però esiste ancora, per le donne e le minoranze - aggiunge Horn - Quando abbiamo scritto questo spettacolo eravamo nel momento più intenso del movimento Mee Too. Parlammo molto con alcune esponenti e credo che Tootsie sia anche un'opportunità per chiedere di guardare a questa disparità. Nel film - aggiunge - è Julie (la collega di cui si innamora Michael ndr) che impara a diventare una donna migliore, più forte. Noi abbiamo rovesciato la morale ed è Michael che, calandosi nei panni di una donna, impara a essere un uomo migliore". "Tootsie parla del nostro mondo - racconta a distanza Piparo - e di quanto oggi sia fragile, quando spesso il merito non riesce avere la meglio e conta più come appari di come sei". Irresistibili in scena e diversi come lo Yin e lo yang, Iacchetti e Conticini fanno ormai coppia da più di tre mesi. "Ogni tanto ci dobbiamo trattenere - ammettono - La gente ride e la voglia di giocare e improvvisare è tanta". Tootsie racconta anche le difficoltà di chi sogna di diventare attore. "Io ho iniziato a 14 anni e sono arrivato da Costanzo a 39 - ricorda Iacchetti - Gli stessi che mi scartavano ai provini poi mi hanno preso. Forse aspettavano il pigmalione. Non avevamo capito che qualcosa l'avevo". E come si sta nei panni di una donna? "Con le donne non si finisce mai di imparare - conclude Conticini - Sono tutto e di più, ma è proprio quell'aurea di mistero che mi piace".
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