"Il nuovo governo deve dare una
svolta totale all'Italia puntando su un nuovo vero patto
sociale, che superi il modello basato su Bonomi e Landini, e che
si basi sulle piccole e medie imprese come volano per lo
sviluppo economico e per la crescita del Pil e del lavoro".
Lo ha detto il direttore generale della Federazione Medie e
Piccole Imprese, Salvatore Ronghi, concludendo i lavori del
convegno 'Il made in Italy come patrimonio universale', tenutosi
questa mattina al Palazzo Pirelli di Milano, sede del Consiglio
Regionale della Lombardia.
"Bisogna elevare il livello di attenzione per le piccole e
medie imprese - ha sottolineato Ronghi - e creare un sistema per
valorizzare il made in Italy nel mondo".
Al convegno hanno partecipato anche il consigliere regionale
della Lega, Mauro Piazza, il presidente regionale di Fmpi
Lombardia Antonio Iodice, il presidente del Centro Studi Europeo
Polaris Giuseppe Fontanarosa, il responsabile di Temapreport
Massimo Lucidi, il responsabile della fondazione 'Anna
Kuliscioff' Walter Galbusera e il presidente del Comitato
scientifico di Fmpi Lombardia Barbara Masserelli
"Sul made in Italy - ha aggiunto Piazza - Regione ha posto
grande attenzione al ruolo socio economico che le pmi svolgono
sul territorio".
E fino ad oggi, ha concluso Fontanarosa, "sono riuscite a
reggere anche perché riescono a fare squadra e a puntare su
consorzi e filiere". Dunque "è fondamentale che esse siano parte
integrante del sistema delle politiche attive per il lavoro".
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