"Lo spostamento in avanti di 60
giorni dell'operatività del sistema Rentri (Registro elettronico
per la tracciabilità dei
rifiuti ndr), introdotta con un emendamento al DL "Proroghe",
rischia di generare incertezze per le imprese, soprattutto per
quelle del cosiddetto "primo scaglione", tenute ad iscriversi
al Rentri entro oggi". Così in una nota Lara Ponti
vicepresidente di Confindustria per la transizione ambientale e
gli obiettivi esg.
"Il percorso di digitalizzazione della tracciabilità dei rifiuti
rappresenta un passaggio cruciale per l'efficienza del sistema e
per garantire maggiore trasparenza, sostenibilità e
semplificazione nella gestione dei rifiuti", spiega Ponti.
"Sono circa 180.000 le imprese già iscritte al nuovo Registro,
segno di un sistema che, pur con le fisiologiche difficoltà di
avvio, è già operativo. L'introduzione di ulteriori slittamenti
rischia di penalizzare proprio quelle imprese che hanno
investito in strumenti e formazione per adeguarsi nei tempi
stabiliti.
Peraltro, tale proroga è solo annunciata dalla legge, ma rimessa
in concreto ad un decreto ministeriale.
È fondamentale che le imprese possano contare su regole chiare e
su un quadro normativo stabile, evitando le incertezze che le
espongano a sanzioni e a costi ingiustificati".
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