(di Igor Greganti)
Sono stati scongiurati ulteriori
rallentamenti che avrebbero potuto verificarsi col cambio del
giudice che dovrà decidere se mandare a processo Daniela
Santanchè per truffa aggravata ai danni dell'Inps, sul caso
della cassa integrazione nel periodo Covid. E' imputata con l'ex
compagno Dimitri Kunz e con un ex collaboratore esterno di
Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, società del gruppo
editoriale fondato dalla ministra, che ha dismesso le cariche
nel 2022.
Con un provvedimento di una pagina e mezzo il presidente del
Tribunale di Milano Fabio Roia ha disposto che la gup Tiziana
Gueli resti applicata all'udienza preliminare, che vede imputate
anche le due società, per l'udienza del 20 maggio e per quelle
successive fino alla decisione. Giudice che da aprile passerà
dall'ufficio gip alla nona sezione penale.
Nel provvedimento Roia fa presente che occorre "garantire il
principio del mantenimento dell'organo giudicante" con la
"necessità di conservazione della conoscenza degli atti in un
procedimento che prevede, fra l'altro, secondo l'imputazione,
fatti a rischio prescrizione".
Il tema della prescrizione era stato sollevato anche dalla pm
Marina Gravina nella brevissima udienza del 26 marzo, nella
quale la giudice ha accolto la richiesta di rinvio per termini a
difesa del nuovo legale della senatrice di FdI, Salvatore Pino,
per studiare gli atti dopo la nomina. La pm si era opposta
segnalando anche "il pericolo della prescrizione nel caso di
riqualificazione del fatto", ossia l'accusa di truffa aggravata,
"nel meno grave reato" di indebita percezione di erogazioni
pubbliche. Per questa imputazione, secondo la Procura,
scatterebbe nel 2027. Per la difesa, invece, non ci sarebbe
alcun rischio concreto e ravvicinato.
La giudice, davanti alla quale si sono tenute già tre
udienze, era già stata prorogata nel suo incarico all'ufficio
gip da fine febbraio fino al 31 marzo. Nel provvedimento Roia
spiega di aver sentito sia la presidente dell'ufficio gip Ezia
Maccora che la stessa giudice Gueli e di aver compreso che non è
possibile prorogare ancora la gup, per le necessità della nona
sezione penale, dove deve iniziare la nuova funzione.
Non essendosi, però, ancora definito il procedimento a carico
della ministra del Turismo, dell'ex compagno e di Paolo Giuseppe
Concordia, oltre che delle stesse società, per Roia va garantito
"il principio del mantenimento" del giudice che conosce gli
atti, visto anche il "rischio di prescrizione". E cita a
supporto una circolare del Csm che, si legge, consente
"l'applicazione 'ad processum' del magistrato trasferito",
quando il procedimento è "in avanzato stato di istruttoria".
Nel caso specifico la giudice Gueli il 9 ottobre ha già
affrontato "questioni preliminari" e poi il 23 dello stesso mese
il tema della "competenza territoriale", risolto dalla
Cassazione mantenendo gli atti a Milano. La stessa gup, poi,
dopo l'ultima istanza difensiva, ha indicato un rinvio lungo, di
quasi due mesi, ma che, ha scritto, rispetta "il principio di
ragionevole durata del processo".
Per la prossima udienza, comunque, le parti dovranno far
sapere in tempo utile se solleveranno altre questioni
preliminari e se qualche imputato chiederà di essere
interrogato. Lo farà di sicuro Concordia, mentre i legali di
Santanchè e dell'ex compagno non escludono "una richiesta di
esame".
A partire dal 20 maggio ci vorranno almeno un paio di udienze
per stabilire se la ministra e gli altri dovranno andare a
giudizio, perché, stando agli atti d'accusa, sarebbero stati
consapevoli di aver richiesto e ottenuto "indebitamente" la
cassa integrazione in deroga, "a sostegno delle imprese colpite
dagli effetti" della pandemia, per 13 dipendenti e per oltre
126mila euro.
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